Gioia Tauro dovrà attendere ancora 12 giorni per avere, finalmente, un nuovo sindaco. Nessuno tra i cinque aspiranti primi cittadini ha raggiunto la maggioranza dei voti utili per poter vincere al primo turno. Al ballottaggio approda Aldo Alessio, candidato della sinistra che ha sbaragliato i suoi avversari con il 44,71% dei consenti, frutto di 4426 voti. Molto distaccato Raffaele D’Agostino che ha raccolto 2428 preferenze, il 24.53% del totale, e dopo un lunghissimo testa a testa ha staccato il pass per il ballottaggio a discapito di Lino Cangemi, che si è fermato 23% con 2303 voti.

 

Molto lontani, e mai in partita, gli altri due candidati, Nicola Zagarella con il 4% (461 preferenze) e Diego Fusaro che ha raccolto 281 voti (2,84%).

 

«Una vittoria netta e che ci aspettavamo – ha dichiarato Aldo Alessio – e il popolo gioiese ha saputo fare la scelta giusta, ma è solo il primo passo. Speriamo che al ballottaggio questa scelta venga confermata in modo da poter affidare il futuro della nostra città a persone competenti e serie che sapranno far fronte a una situazione molto difficile. In ballo c’è una partita enorme, vale a dire il futuro di Gioia Tauro».

 

Spossato per il lungo testa a testa, ma felice di essere approdato al ballottaggio Raffaele D’Agostino. «È stata una giornata lunga e appassionante – ha dichiarato il candidato a sindaco – La partita tra me e l’amico Lino Cangemi è stata avvincente, ma alla fine sono riuscito a spuntarla io e sono molto felice».

 

Inizia adesso una nuova fase della competizione elettorale, tra tentativi di alleanze tra chi come D’Agostino deve recuperare più di 20 punti di distacco e chi, invece, come Alessio vede il traguardo a un passo e inizia a mettere in chiaro come userà i prossimi 12 giorni di campagna elettorale.

 

«La partita riparte da zero a zero – ha sottolineato D’Agostino – Nei prossimi giorni, forse già oggi, ci vedremo con Cangemi e Nicola Zagarella faremo un ragionamento assieme per vedere se ci sia possibilità di fare questo percorso insieme». Durissimo si questa possibilità, invece, Alessio. «Questa è una scelta – ha attaccato – che compete solo a loro. Certo, si dovranno prendere la responsabilità davanti ai cittadini di consegnare la città nelle mani più sbagliate».