Il clima nella città del Porto si sta progressivamente surriscaldando in vista delle elezioni amministrative che si terranno nella prossima primavera. Oggi ascoltiamo il punto di vista di una delle papabili candidate a sindaco, l'avvocato Simona Scarcella, una persona molto conosciuta nell'ambiente cittadino, attualmente responsabile dell'Area legale dell'autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Jonio, che vanta 25 anni di attività nella pubblica amministrazione e in particolare più di un ventennio all'interno dello stesso comune di Gioia Tauro.

Un curriculum di tutto rispetto costellato da riconoscimenti rilasciati anche da istituzioni molto importanti e da specializzazioni conseguite presso la presidenza del Consiglio dei ministri alla scuola Nazionale dell'amministrazione. Rilevante anche l'impegno nel sociale che l'ha vista ricoprire il ruolo di presidente della Caritas per un decennio. Attualmente è responsabile provinciale di Forza Italia per il settore Trasporti e Logistica.

Com'è nata la sua passione per la politica?
«
La mia passione per la politica nasce dall'amore grande per la gente e per la mia città. Io non mi sento di appartenere a quella categoria della politica dedicata all'utopia o all'ideologia. Sono convinta che la politica è un servizio da rendere in maniera onesta e che un politico per essere tale debba essere disposto a stare con i piedi nel fango rappresentati dalle mille difficoltà quotidiane. Il servizio, per essere tale, va dimostrato nei fatti, tutti i giorni, nella concretezza dei problemi quotidiani».

Come intende intervenire sulle varie problematiche esistenti sul territorio gioiese? E quali soluzioni propone?
«Gioia Tauro vive e subisce una situazione amministrativa drammatica che è nota a tutti, ma soprattutto che è nota ai cittadini i gioiesi. Purtroppo, a Gioia Tauro oggi manca l'ordinaria amministrazione, è quindi ampiamente superato il tempo dei proclami, il tempo dei buoni propositi, il tempo delle soluzioni studiate a tavolino. Gioia Tauro ha bisogno di competenze manageriali, ha bisogno di persone che sappiano fare il lavoro degli amministratori di enti locali. Non possiamo più permetterci una gestione della macchina comunale lasciata ai buoni propositi e all'avventura di soggetti che, pure animati dalle migliori intenzioni, non hanno le conoscenze necessarie per gestire quelle che sono le attività burocratiche e istituzionali dell'ente.

Quali sono le criticità su cui agirebbe con priorità?
«È ovvio che la situazione in cui versa la città impone di partire dal basso, da quelli che sono i temi della raccolta differenziata, della gestione delle risorse idriche, delle opere di urbanizzazione primaria, e quindi di strade, marciapiedi, del decoro urbano. Soltanto partendo da questi temi, e strutturata una prima forma di organizzazione della città, ci si potrà dedicare a quelle che sono le questioni, importantissime, che un amministrazione comunale deve mettere sul tavolo».

Lei è molto impegnata nel sociale. Cosa ha intenzione di fare per le fasce deboli presenti a Gioia Tauro?
«Dall'istruzione pubblica, ai servizi ai cittadini e soprattutto al welfare. Vede, Gioia Tauro, che ha perso il suo ruolo di comune capofila nell'ambito della gestione dei servizi sociali, ha un debito morale nei confronti di tutti quei cittadini che vivono situazioni di svantaggio sociale, situazioni di disabilità, situazioni di limitazioni determinate da Fattori sociali, economici e culturali. La mia esperienza di vita anche personale mi porta a considerare con la massima attenzione quelle che sono le esigenze e diritti delle persone svantaggiate questo sicuramente sarà un punto fondamentale del progetto che il mio gruppo politico sta predisponendo per la rinascita io dico sempre morale prima che economica e sociali di questa città».

Come sappiamo, riveste un ruolo importante all'interno dell'autorità portuale. Il Porto crede che faccia abbastanza per la città di Gioia Tauro, che lo ospita? O come potrebbe contribuire a supportare l'Amministrazione comunale nel compito di migliorare la qualità di vita dei cittadini?
«Una considerazione a parte deve essere fatta in relazione a quello che potrebbe essere un nuovo sviluppo di Gioia Tauro legato sia all'attività portuale che alla urbanizzazione delle aree retro portuali. La politica locale parla troppo poco dell'attività industriale che potrebbe sorgere a Gioia Tauro anche in considerazione della Zes e credo che sia il momento che la nostra città torni ad esprimere le sue potenzialità sui tavoli che contano. In questo momento posso soltanto dirle che stiamo lavorando, mettendo in campo tutte le competenze e la disponibilità di tanti professionisti gioiesi che si sono aperti al nostro progetto, un programma quanto più possibile rispondente alle esigenze di concretezza e fattibilità».

Quale sarebbe il suo programma per dare un futuro più roseo a Gioia Tauro?
«Io credo fortemente che Gioia Tauro non abbia bisogno di un libro dei sogni. Gioia Tauro ha bisogno di progetti che possono essere realizzati nel breve e nel medio e nel lungo termine. Tutta la mia squadra sta lavorando a questo in maniera seria, senza illusioni, studiando quelle che sono le possibilità di accordi istituzionali, al fine di consentire a questa città la rinascita tanto sperata e sicuramente meritata da tutta la popolazione testimone di un passato glorioso e di un futuro roseo dove i giovani potranno portare avanti quei valori sani che la comunità Gioiese ha sempre rappresentato».

Chi la affiancherà in questo percorso politico?
«Posso dirle che tutta la mia squadra, composta da più di cento persone, comprende appartenenti a tutti i ceti sociali, professionisti, commercianti, imprenditori, impiegati, studenti. Tutti accomunati dall'amore per la città e dall'interesse esclusivo rivolto al bene di Gioia Tauro.  È una squadra variegata, è una squadra molto aperta ai giovani e nella quale c'è una grande componente di donne, che per la prima volta credo abbiano la volontà di mettere in gioco quella forza e quella determinazione che è una prerogativa del mondo femminile e che la politica tradizionale negli anni scorsi ha messo da parte. Stiamo lavorando molto e con energia per costruire la Gioia del domani. Una comunità dove ogni cittadino deve sentirsi protagonista del proprio futuro».