VIDEO | Al via la campagna elettorale nella città del porto a due anni dal commissariamento per infiltrazioni mafiose. Sono più di 16mila gli aventi diritto che si recheranno alle urne il 26 maggio prossimo
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Con la presentazione delle liste è iniziata ufficialmente la campagna elettorale anche a Gioia Tauro. La città del porto si appresta a tornare alle urne a due anni dallo scioglimento per mafia portandosi dietro problemi vecchi e nuovi, dei quali la prossima amministrazione comunale dovrà farsi carico.
La città ha sofferto lo scioglimento e una fase commissariale abbastanza travagliata, durante la quale non sono mancate anche aspre critiche nei confronti della terna prefettizia che ha gestito il Comune, accusata di essere lontana dai cittadini e dai suoi bisogni. Un fardello di 45milioni di passivo nelle casse comunali non ha aiutato i commissari. L’ombra del default peserà come un macigno anche sul nuovo esecutivo. Proprio per questo motivo sarà una tornata elettorale diversa dalle altre.
«Mi auguro che per tutti i candidati sarà una campagna elettorale fondata sulla trasparenza e tranquilla – ha dichiarato il candidato a sindaco Lino Cangemi – La città sta attraversando un periodo particolarmente difficile e gettare benzina sul fuoco credo non serva a nessuno». Anche l’altro candidato a primo cittadino, Aldo Alessio, ha parlato di responsabilità e di chiarezza nei confronti degli elettori.
«Chiederemo il voto ai nostri elettori – ha sottolineato Alessio – per prenderci le nostre responsabilità. Abbiamo un programma serio, così come seria è la situazione in cui versa Gioia Tauro. I problemi vanno affrontati uno alla volta, ma bisogna farlo con responsabilità e chiarezza». Sarà una campagna elettorale particolare anche per il basso numeri di aspiranti consiglieri comunali, 120, suddivisi in 8 liste a sostegno dei cinque candidati a sindaco che si contenderanno il voto degli otre 16mila aventi diritto.
Aldo Alessio, espressione della sinistra gioiese, conterà sull’appoggio delle due civiche “La Città futura” e “Avanti tutta”, ognuna delle quali raggruppa 16 candidature.
Con Lino Cangemi correranno “Innova Gioia” e “Siamo Gioia”, con 14 candidati a lista.
Il filosofo Diego Fusaro, invece, potrà contare sul sostegno di una solo lista, “Risorgimento meridionale per l’Italia”, composta da 11 aspiranti consiglieri comunali.
Stessa situazione per uno dei decani della politica gioiese Nicola Zagarella: una sola lista "Città vivibile" e 17 candidati.
Chiude Raffaele D’Agostino, unico sostenuto da una lista di partito, l’Udc, affiancata dalla civica “Gioia Tauro Ci Lega”. Entrambe le civiche contano su 16 candidati al Consiglio comunale.
«Gioia Tauro deve uscire da questa situazione – ha detto D’Agostino – lo dicono tutti e sono consapevole che è quasi una banalità, ma bisogna farlo e servono addetti ai lavori, persone competenti». Infine Zagarella, da 20 anni siede nell’assemblea cittadina e riprova a correre per la carica di primo cittadino. «La nostra campagna elettorale è già iniziata – ha affermato – Abbiamo una profonda conoscenza di questa città: conosciamo le persone e i problemi e abbiamo un programma adeguato per risolverli».