Competenza in giunta, rapporti da riannodare con le istituzioni e con il territorio e legalità: «Tutti i candidati devono partire da scelte amministrative improntate sulla legalità».

 

Parte da una semplice, ma al tempo stesso impegnativa, affermazione il candidato a sindaco di Gioia Tauro Lino Cangemi. General manager di una importante azienda di incoming turistico, il 44enne è alla sua prima candidatura, uno dei cinque aspiranti sindaci ad avere già ufficializzato la corsa a palazzo "Sant'Ippolito", in un’elezione segnata da un numero esiguo di liste elettorali.

 

«Vorrei vivere in una città che dà la possibilità ai nostri figli di decidere se restare o andare via – ha dichiarato Lino Cangemi - e non come oggi che hanno l’obbligo di andarsene. Io lavoro nel settore turistico, investendo in capitale economico e umano per portare visitatori in Calabria. Vedere la mia città in queste condizioni è straziante, così come assistere all’emigrazione dei nostri giovani». Gioia Tauro esce da due anni di commissariamento antimafia, con strascichi giudiziari anche per infiltrazioni all’interno dell’apparato burocratico comunale. La legalità deve essere il faro per ogni candidato a sindaco.

 

«Sicuramente portare nella gestione comunale la legalità e non facendo entrare il malaffare – ha aggiunto il candidato a sindaco delle liste civiche “InNovaGioia”  e “Siamogioia” - Siamo stati due anni commissariati per mafia, ma noto anche un certo disinteresse da parte delle Istituzioni nei confronti di questa città. Il nostro compito, come amministratori comunali, sarà riannodare i fili della discussione con le Istituzioni a qualsiasi livello e anche con il resto della piana per fare riacquistare un ruolo di centralità a Gioia Tauro».

 

L’apertura di un dialogo con le istituzioni e con il resto della piana è fondamentale per Cangemi per fare uscire la città dall’isolamento. La sua partecipazione, per esempio, alla manifestazione di Palmi dello scorso mese per una sanità migliore nel territorio va in questa direzione. Per attuare il suo programma il candidato a sindaco punta sulle competenze nei ruoli chiave.

 

«Prima delle elezioni – ha concluso Cangemi – presenterò la mia giunta, così che i cittadini possano farsi un’idea dell’esecutivo che andrà a lavorare per Gioia Tauro nei prossimi cinque anni. Gli assessori verranno scelti per le loro specifiche competenze e non, come spesso accade, perché rappresentanti di “portatori di voti”. Solo con la competenza la città potrà guardare al futuro con maggiore forza».