Se ne va l’uomo che ha dominato la scena politica italiana del XXI secolo. È questa la prima pagina de El Pais che sintetizza meglio il racconto sui giornali europei e internazionali della morte del Cavaliere di Arcore, avvenuta questa mattina alle 9.30 all’Ospedale San Raffaele. Un racconto che raccoglie pregi e difetti dell’uomo, del politico, dell’imprenditore televisivo e del patron calcistico, tante anime che risaltano adesso sulle prime pagine dei siti internazionali.

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Il Guardian, ad esempio, focalizza la sua attenzione sui trascorsi giudiziari, mettendo al centro del titolo “il gigante della politica macchiato dagli scandali”, mentre sempre nel Regno Unito la BBC sceglie un taglio più neutro e ricorda nel giorno della sua scomparsa le quattro volte in cui ha governato il paese, la sua figura divisiva e le accuse che ha dovuto combattere nei processi giudiziari.

Tranciante invece il tedesco Bild: “Berlusconi era più del bunga bunga”, è questo il titolo sulla morte dell'ex premier italiano del tabloid, che tratta la figura dell'ex premier con un lungo articolo, concludendo che il fondatore di Fi “non ha reso l'Italia un paese migliore. E questo nonostante abbia amato, come da lui asserito migliaia di volte, il Paese. Gli italiani hanno fatto a lui meglio di quanto lui abbia fatto agli italiani. E come incorreggibile amico di Putin alla fine è morto dalla parte sbagliata della storia”, si legge.

“Il suo marchio fuori dall'Italia era quello di un polit-clown continua l'edizione online del prestigioso giornale tedesco -. Ma questa era solo una parte della verità. Berlusconi è stato soprattutto un unicum, con almeno due volti, che non si è mai riusciti a far entrare in un'unica etichetta tedesca”. “Da una parte io ho visto in lui un atteggiamento e un'aura così governativa che qui si sarebbe vista in Helmut Kohl o in Helmut Schmidt”, continua. "Dall'altra poteva essere così volgare che addirittura Mario Barth (comico tedesco, ndr) si sarebbe vergognato di una delle sue barzellette, per le quali io - su sua richiesta - avevo dovuto spegnere il registratore”. “Aveva un chiaro messaggio: gli bruciava che il governo Merkel alla fine del suo mandato da premier praticamente lo ignorasse - scrive ancora -. E voleva chiarire che lui non era un nazionalista, ma un europeista e soprattutto che era amico dei tedeschi”.

“La fine di colui che si credeva immortale”, titola invece Le Soir, il più prestigioso quotidiano francofono belga. “Amava la vita in modo così viscerale che gli italiani lo immaginavano immortale”, scrive il quotidiano. “Nato il 29 settembre 1936, primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese, questo formidabile uomo d'affari e leader politico atipico lascia cinque figli, un impero mediatico e finanziario e una reputazione controversa”, afferma tra l'altro, per ripercorrere quindi le tappe principali della vicenda Berlusconi.

“Il Cavaliere lascia la pista” è il titolo scelto da Liberation, testata progressista francese, che ricorda come a lui resti il record di longevità tra i premier italiani, mentre le Figarò dedica la prima pagina alla sua grande passione, il calcio, con una foto nel taglio centrale che lo vede in posa con la figlia Barbara e la maglia numero 1 del Milan. “L’agitatore della masse” è il titolo con il quale la Süddeutsche Zeitung saluta Silvio Berlusconi, dedicando tutta la prima pagina alla sua dipartita, mentre la BILD si concentra sulla sua storia personale e sui suoi successi, con un pezzo dal titolo decisamente evocativo. “Berlusconi era più che il Bunga Bunga”, un titolo che smonta gli stereotipi con il quale è stato liquidato in Europa il Cav dopo gli scandali sulle cosiddette “cene eleganti” di Arcore.

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Più tiepida l’accoglienza della notizia negli States, che ospitano in prima pagina le vicende giudiziarie di quello che fu un grande amico di Silvio Berlusconi, ovvero Donald Trump. Così entrambi si trovano sulle stesse prime pagine dei giornali, uno per aver trafugato documenti riservati nascosti nella sua residenza di Mar-a-Lago e l’altro per essere passato a miglior vita: taglio medio per il New York Times, che ricorda “lo showman che ha cambiato la politica italiana”, mentre la CNN sceglie un approccio molto più neutro ricordando l’ex leader politico italiano morto ad 86 anni.