VIDEO | I consiglieri Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco invitano anche Sergio Abramo a lasciare la carica: «Se l'è cavata con dichiarazioni pilatesche, si faccia da parte». Durissimo messaggio di Lino Polimeni, padre del presidente del Consiglio comunale, diretto agli amministratori catanzaresi: ecco la clip
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Due consiglieri d'opposizione coinvolti nell'inchiesta della procura di Catanzaro su irregolarità nell'assegnazione di gettoni di presenza nelle commissioni (per leggere la vicenda CLICCA QUI), Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco, annunciano in una nota le loro dimissioni e chiedono di fare lo stesso a sindaco e consiglio comunale.
«Fiducia nella magistratura»
«Quando, il 13 dicembre scorso, abbiamo appreso che l’avviso di conclusione delle indagini relative al funzionamento delle commissioni consiliari riguardava anche le nostre persone abbiamo immediatamente ribadito la nostra fiducia nella magistratura, l’apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo e l’assoluta correttezza del nostro operato», premettono.
La loro scelta era quella di rimanere in silenzio in attesa che l'inchiesta facesse luce sulla vicenda, ma «dopo le ricostruzioni dei media hanno deciso di rompere il silenzio e l’attesa e intervenire distinguendo rigorosamente i due piani che la vicenda investe: quello giudiziario e quello politico». Sul piano giudiziario, i due consiglieri hanno chiesto di essere ascoltati dal pm titolare delle indagini, «cosa che avverrà rispettivamente il 7 febbraio (per Bosco) e il 14 febbraio (per Fiorita)». Subito dopo l’interrogatorio di Fiorita, «organizzeremo una assemblea aperta per ricostruire tutti dettagli della vicenda».
«Danni d'immagine per Catanzaro»
Quanto al piano politico, l’inchiesta, ricordano, riguarda «la quasi totalità del consiglio comunale di Catanzaro. Al di là di quello che sarà l’esito finale dell’inchiesta per ciascun consigliere, l’indagine mette sotto accusa un sistema, quello delle commissioni permanenti su cui è chiamata a rispondere la maggioranza politica che governa questa città da quasi venti anni. Così come sono il sindaco Sergio Abramo e le forze politiche che lo sostengono a dover rispondere della selezione della classe politica che rappresenta il capoluogo, dell’inefficienza di questa amministrazione e degli incalcolabili danni di immagine che Catanzaro sta subendo a livello nazionale».
«Dimissioni anche per il sindaco»
A 40 giorni dagli avvisi, «il consiglio comunale non è stato più convocato, il sindaco si è trincerato dietro una dichiarazione pilatesca che non affronta la questione cruciale del permanere della legittimazione politica della sua maggioranza e la sensazione diffusa è che si pensi di poter tirare a campare come se nulla fosse. Oggi riteniamo che da questo consiglio comunale – indebolito, delegittimato, frammentato - non possa venire più niente di buono e che a nulla varrebbe ostinarsi a farne parte. L’unico modo per restituire credibilità a Catanzaro è quello di restituire la parola agli elettori. Chiediamo a tutti i consiglieri comunali, al sindaco e al presidente del consiglio comunale di dimettersi e coerentemente domani mattina formalizzeremo le nostre dimissioni».
L'innesco di Giletti a Non è l'arena
La “gettonopoli” catanzarese è tornata prepotentemente alla ribalta dopo la partecipazione di Marco Polimeni, presidente del Consiglio comunale, alla trasmissione di Massimo Giletti, Non è l’arena.
In quell’occasione, Polimeni, pur essendo tra i pochi non indagati per i presunti rimborsi truffaldini, fu duramente attaccato dal conduttore e dagli ospiti in studio (Luca Telese e Alessandro Cecchi Paone), che giudicarono poco incisive le sue parole contro il fenomeno dei gettoni di presenza percepiti indebitamente, come ritiene la Procura.
Nuova benzina sul fuoco è stata gettata nell’ultima puntata della trasmissione, quella di ieri sera, quando è stato mandato in onda un servizio realizzato negli studi della trasmissione televisiva di Lino Polimeni, noto conduttore calabrese e padre del presidente del Consiglio comunale di Catanzaro. Polimeni senior, che già aveva rimproverato il figlio nel corso di una diretta telefonica nel corso della sua trasmissione, ha ribadito ai microfoni di La 7 che, a suo parere, tutti i consiglieri comunali di Catanzaro avrebbero dovuto dimettersi, raccogliendo il plauso di Giletti.
Infine, oggi, Lino Polimeni ha pubblicato sulla sua pagina facebook un video dai toni durissimi contro il sindaco Abramo e i consiglieri comunali, che avrebbero mandato al “macello” il figlio, chiedendo a sua volta le dimissioni in blocco dell’amministrazione comunale catanzarese. Ecco il video: