"Muro di gomma" in Comune a Catanzaro rispetto alla vicenda di costituzione di parte civile dell'ente nella vicenda Gettonopoli. Già, è così. Sebbene, infatti, il Codacons abbia ufficialmente sollevato la questione da un po' di tempo, ritenendo che di fronte a un presunto danno subito pari a circa 300mila euro Palazzo De Nobili dovrebbe costituirsi in giudizio essendo comunque 'parte lesa', nessuno ha assecondato tale istanza rimasta quindi lettera morta al pari di altre iniziative del passato.

Della vicenda, del resto, che sembra ormai quasi caduta nel dimenticatoio, sembra non interessare più niente a nessuno. Eppure, quando venne fuori, il clamore mediatico fu grande. Malgrado ciò, chi si è dimesso in seguito a quel 'presunto scandalo' è stato quasi tacciato di frettolosità in un ambiente in cui quasi sempre chi si comporta secondo coscienza e in base ai propri principi morali, è più esecrato che esaltato.

Basti pensare a come la stragrande maggioranza dei consiglieri sia regolarmente rimasta al suo posto nonostante su molti gravino accuse pesanti, relative a condotte illecite che dovranno come ovvio essere acclarate a seguito del vaglio dei giudici. Al di là di tutto, però, resta la solita certezza di una classe politica adottante il criterio del "calati iunco ca passa la china", aspettando che i polveroni e le bufere mediatiche passino senza darvi alcun seguito. E c'è da scommetterci che accadrà così anche con Gettonopoli e la relativa richiesta del Codacons.