Il consigliere e presidente della Commissione anti ‘ndrangheta tira un sospiro di sollievo dopo la notizia giunta da Catanzaro. «Confermata la correttezza delle mie scelte»
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C’è anche il leghista Pino Gelardi tra i consiglieri regionali eletti che, dopo quasi cinque mesi dalla tornata elettorale di ottobre scorso, possono tirare un sospiro di sollievo e sedere più comodamente sugli scranni di Palazzo Campanella. L’ex dirigente scolastico ha registrato il rigetto del ricorso presentato dal primo dei non eletti della Circoscrizione Sud, Stefano Princi, che lo “accusava” di aver violato il termine per l'aspettativa lavorativa obbligatoria per candidarsi.
«Sono diverse le emozioni che provo in questo momento – ha dichiarato a caldo Gelardi - ma la principale è l’orgoglio di veder certificato da terzi imparziali la correttezza e trasparenza della mia posizione. Pur certo della limpidezza del mio operato era giusto che anche io, come ogni cittadino che rispetta la società in cui è inserito, mi rimettessi al giudizio degli organi competenti. Oggi quel giudizio è arrivato, ed ha confermato la correttezza delle mie scelte».
Da qui la promessa di continuare con ancor maggiore slancio nella realizzazione degli obiettivi prefissati, «perché ho sempre pensato che la realizzazione del singolo possa materializzarsi a pieno solo all’interno di un progetto di progresso comune. Questo ho sempre ricercato nei miei oltre 40 anni di impegno professionale nella scuola e questo continuerò a ricercare con l’impegno politico».
Impegno politico che, per Pino Gelardi, riprende dopodomani, giovedì 24 marzo, con una nuova seduta della Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, da lui stesso presieduta, che ha in agenda le audizioni in merito all'escalation di roghi dolosi nel Comune di Corigliano-Rossano. Alla seduta fissata per le 10:30 è stato invitato anche il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi.