Il leader della Lega chiede che il ministro si dimetta dopo il rifiuto dell’ex rettore della Sapienza a guidare la sanità Calabrese. Ecco le altre reazioni della politica
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«Via Cotticelli, via Zuccatelli, ora via Gaudio. Attendiamo se ne vada Speranza». Il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato tra i primi a commentare la mancata accettazione della nomina a commissario della sanità calabrese da parte di Eugenio Gaudio. L’ex rettore della Sapienza, infatti, ha declinato l’incarico che gli aveva affidato il Governo dopo le dimissioni di Giuseppe Zuccatelli, a sua volta subentrato (ma mai insediatosi) al generale dei carabinieri in pensione, Saverio Cotticelli.
Di «caos inaccettabile» parla invece la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini. «Dopo la rinuncia del professor Gaudio – ha dichiarato -, mi chiedo cosa debba ancora accadere perché qualcuno tragga le conseguenze politiche del caos in atto sulla pelle della sanità calabrese. Se la situazione non fosse grave e seria, saremmo alle comiche. Tre commissari bruciati in una settimana rappresentano un mix di improvvisazione e di incompetenza, tra scelte grottesche e improbabili soluzioni miracolistiche come quella di Gino Strada. Si ponga subito fine al commissariamento restituendo alla Calabria il controllo delle proprie strutture sanitarie. Ormai il governo ha smarrito la strada, e non solo in Calabria».
Dal canto suo, la leader di FdI, Giorgia Meloni, su twitter, punta il dito contro «un governo di presuntuosi e incompetenti».«Conte e Speranza -scrive - trasformano in farsa la nomina del Commissario alla sanità in Calabria. A pagarne il prezzo sono i cittadini calabresi».
Sempre da Carroccio, ma questa volta dall’europarlamento, interviene il calabrese Vincenzo Sofo: «È intollerabile e inaccettabile che una persona appena nominata dal Governo come commissario per la gestione della sanità in una fase di emergenza come quella del Covid e in una terra condannata alla zona rossa per le condizioni disastrose del suo sistema sanitario si permetta di dire, a poche ore dall'annuncio della sua nomina, che rinuncia all'incarico perché sua moglie non vuol trasferirsi a Catanzaro. Basta trattare i calabresi come spazzatura d'Italia, dove inviare gli avanzi della politica e della pubblica amministrazione che non si sa dove piazzare. Il Governo ponga subito fine a questo teatrino vergognoso e il ministro Speranza presenti immediatamente le proprie dimissioni. La Calabria merita rispetto».
Cerca di gettare acqua sul fuoco, invece, il sottosegretario di Stato alla Salute, Sandra Zampa, intervenuta nel corso della trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai Uno, che invita a non definire “dimissioni” quelle di Gaudio.
«È vero che al professor Gaudio era stata chiesta la disponibilità al posto di commissario per la Calabria - ha detto -, e immagino che abbia detto che si riservava di valutare, e poi è arrivato alla decisione di non accettare. Quindi non si può dire che si sia dimesso. Penso e spero che si vada veloce per trovare il commissario, speriamo che nella difficoltà e sofferenza di queste ore venga fuori la soluzione migliore. Si tratta di un commissariamento molto articolato e importante, diverso dal passato».
Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Gaudio, fratello dell’ex rettore della Sapienza, che conferma il rifiuto ma non parla di dimissioni: «La notizia è certamente vera, perché mio fratello già ieri si era riservato di decidere. Poi la sua nomina è stata data per certa ma in realtà lui non aveva accettato. Noi avevamo dei dubbi perché per mio fratello significava lasciare la sua vita a Roma e trasferirsi qui in Calabria».