Un’altra frenata verso la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero arriva da una conferenza stampa congiunta da parte dei massimi esponenti dei tre municipi. Da un lato hanno ufficializzato la costituzione dell’Ambito Unico dei Trasporti, primo caso in Calabria, dall’altro hanno rilanciato sul percorso che, secondo una bozza di legge regionale, implicherebbe lo scioglimento dei tre centri di governo il 1° febbraio del 2025. Il tutto per creare ex novo un Ente unico da 108mila abitanti. «Guardiamo ad una grande area metropolitana - hanno detto -. Il percorso che tracceremo mira a sfondare i 200mila residenti e a coinvolgere più territori, a partire dalle Serre fino a Montalto. Questa sì che porterebbe a grandi risorse e finanziamenti». I tre consigli comunali a marzo porteranno nelle rispettive assisi la proposta di unione così da gestire il processo.

Al fianco di Franz Caruso, inquilino principale di Palazzo dei Bruzi, c’erano il sindaco di Castrolibero Giovanni Greco e l’assessore ai Lavori Pubblici di Rende Domenico Ziccarelli. La contrapposizione politica con la Cittadella, al netto dalle dichiarazioni concilianti, è evidente. Il primo cittadino di Cosenza ha evidenziato di avere avuto interlocuzioni con i consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Pierluigi Caputo. «Ho incontrato il primo a Mirto, mentre il secondo mi ha anticipato la volontà di organizzare un incontro - ha detto -. Sono sempre teso al massimo rispetto delle figure istituzionali e aperto al confronto. Le imposizioni, però, credo tuttavia che non le accetti nessuno».

Come noto, nei giorni scorsi Castrolibero aveva detto no al progetto di fusione a freddo, rilanciando l’idea di uno studio di fattibilità e riservandosi la possibilità di indire un referendum interno entro la fine dell’autunno. «Vogliamo disegnare un’area urbana più ampia e oggi istituiamo una governance per raggiungere alcuni obiettivi – ha aggiunto Giovanni Greco -. Mi riferisco ad un rilancio produttivo immediato, ma anche alle connessioni tra le politiche del Welfare per cogliere le possibilità di coesione sociale. Quindi il percorso giusto è questo, non certo le annessioni senza il coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte e senza un referendum comune per comune».

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Per ciò che concerne l’Ambito Unico dei Trasporti, dovrà essere individuata fisicamente una sede nel comune capoluogo. «Il passaggio successivo porterà alla creazione di una rete condivisa e di un biglietto unico che permetterà di raggiungere a bordo di una corsa il centro storico di Cosenza partendo dall’Università della Calabria - spiega Ziccarelli -. Per farla breve, apprezziamo l’accelerazione che vogliono dare dalla Regione, ma non si può prescindere dall’interlocuzione con i rappresentanti locali. Il concetto di città unica per me è superato, un’area metropolitana è la risposta adeguata ai nostri problemi».

Nel corso della conferenza stampa, Franz Caruso ha spostato l’attenzione anche sulle interlocuzioni continue tra Roberto Occhiuto, il rettore dell’Unical Nicola Leone e i massimi esponenti di Asp e Azienda Ospedaliera di Cosenza per l’istituzione del Corso di Medicina a Cosenza. «Credo che abbiamo il diritto di partecipare alla discussione di un riordino della Sanità sui nostri territori – ha evidenziato - Ad oggi questo non avviene e i sindaci dei comuni in cui sorgono le strutture sanitarie non sono stati coinvolti. Ritengo invece che dovremmo essere degli interlocutori, in quanto percepiamo direttamente il disagio del settore. L’Hub regionale nella nostra zona è ormai non più procrastinabile e il sito di Vaglio Lise sarebbe centrale alla vasta area di cui oggi parliamo».