La conferenza dei capigruppo fissa due sedute a febbraio dedicate al question time e ai fondi comunitari, lasciando fuori i due temi più attesi
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Neanche febbraio è il mese giusto. Eppure lo avevano dato per certo in occasione della precedente seduta della Conferenza dei capigruppo di gennaio: la legge sulla doppia preferenza di genere sarà in discussione per il prossimo mese (febbraio). Una garanzia che era stata fornita anche alla relatrice Flora Sculco dopo un’accesa discussione con il capogruppo della Casa delle Libertà Gianluca Gallo.
Ma ci si aspettava un’accelerazione anche in ordine alla nuova regolamentazione dei vitalizi sui quali invece è ancora impantanata la I Commissione e sulla quale prende anche la spada di Damocle di un intervento legislativo del governo centrale se non si dovesse procedere nei termini previsti che scadono il prossimo 31 marzo.
Ed, invece, i presidenti dei gruppi convocati da Nicola Irto hanno stilato un calendario dei lavori che si occuperà di tutt’altro. «L’organismo istituzionale ha stabilito per martedì 12 febbraio una tornata di lavori dedicata alle attività di sindacato ispettivo dei consiglieri regionali». Question time, insomma, con la speranza che arrivino le risposte della giunta, considerato che nelle ultime occasioni, tra l’assenza di Oliverio e degli assessori preposti, molte delle interrogazioni sono rimaste inevase.
La successiva riunione dell’Aula è stata invece fissata per martedì 26 e dovrebbe essere monotematica e dedicata ai fondi comunitari. Attesa, dunque, per il dibattito su uno dei temi più delicati per il futuro della Calabria e al contempo uno dei comparti in cui si è maggiormente rilevato il fallimento delle classi dirigenti nel corso degli ultimi 20 anni.
In materia si è registrato da poco un cambio di guardia, con la delega ai fondi comunitari passata al vicepresidente Francesco Russo che ha ceduto quella allo Sviluppo Economico (passata all’assessore Fragomeni) per potersi meglio dedicare alla spesa nell’ultimo anno di legislatura.
Un dibattito che la Calabria aspettava da molto tempo e che si spera possa essere all’altezza della massima assemblea elettiva regionale.
Ciò non toglie che, visto che sia la legge sui vitalizi che quella sulla preferenza di genere, sono attese da moltissimi cittadini ed elettori, la Conferenza avrebbe potuto illustrare le ragioni che ne hanno impedito ancora la calendarizzazione.
E se per la legge sui vitalizi esiste quantomeno un percorso in I Commissione, che si riunire il prossimo 14 febbraio per discutere della materia e della proposta di legge targata Giuseppe Giudiceandrea, è buio fitto sull’iter della legge sulla doppia preferenza di genere che, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe essere discussa insieme agli altri correttivi da apportare alla legge elettorale. L’idea che manchi una reale volontà politica per procedere in tale direzione si fa sempre più forte, man mano che passano i mesi che ci separano dalla fine della legislatura.
Riccardo Tripepi