«Fratelli d’Italia raggiunge in queste elezioni europee una percentuale a due cifre che rappresenta, oltre ad un risultato molto importante, la certificazione del lavoro di squadra portato avanti in tutta la Regione Calabria». È soddisfatto Ernesto Rapani, coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni, per il grande e forse anche storico risultato dalle urne delle europee di domenica scorsa. «Lo avevamo previsto e lo avevamo pure preannunciato», dice.

Un partito in crescita

Da qui, poi, l’analisi sul progresso e la crescita, in termini di voti, di FdI dal 2016 ad oggi. Da quando, cioè, Rapani è salito in sella, alla guida del partito in Calabria. «Allora – precisa - registravamo percentuali irrisorie, viaggiavamo su cifre del 1,9%. Successivamente, con l’adesione di Fausto Orsomarso prima e di Wanda Ferro subito dopo, siamo riusciti a portare il partito oltre il 5%, dato registrato alle politiche del 2018» momento in cui Fratelli d’Italia garantiva, attraverso la sua elezione, uno scranno all’interno del parlamento nazionale alla stessa Ferro. «La nostra concezione di partito inclusivo, ci ha portati a dare il benvenuto nella squadra, subito dopo le elezioni politiche, ad Alessandro Nicolò, registrando così da quel momento la presenza di due consiglieri regionali ed un deputato».

L’alchimia perfetta

Un gruppo vincente, insomma, che avrebbe trovato la sua alchimia perfetta «nella coerenza, nella serietà, nella onestà. «Il rispetto dei ruoli e delle regole – precisa ancora Rapani - hanno fatto sì che si creasse un gruppo coeso che ha agito ed operato in termini di squadra, con riferimento e responsabilità ognuno su un territorio ben individuato con l’intento di continuare a far crescere il partito attraverso l’aggregazione di singoli e di gruppi sui vari territori».

La marcia sulla Cittadella

Insomma, il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia gongola per quel 10%, «quasi 11» ci tiene a precisare, che riporta il partito in modo dirompente in corsa per tutto. Anche e ovviamente in chiave regionale. «Il raggiungimento di tale risultato darà certamente alla Meloni, la possibilità di sedersi ai tavoli con gli alleati rivendicando pari dignità nella scelta e nell’individuazione di uomini e donne da designare quali candidati per le prossime competizioni elettorali quali potrebbero essere le prossime regionali o le prossime amministrative in realtà importanti quali ad esempio la città metropolitana di Reggio Calabria». Una spianata per la marcia di Wanda Ferro sulla cittadella regionale, ma anche un occhio sulle dinamiche politiche che a breve interesseranno la più grande città calabrese.