Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Forza Italia prova a ripartire e a ricostruire il proprio tessuto connettivo sul territorio di Reggio Calabria. Domani pomeriggio, a Villa San Giovanni, è prevista un’iniziativa da inserire nell’ambito della campagna referendaria a sostegno delle ragioni del no alla quale prenderà parte l’establishment del partito. Al tavolo dei relatori siederanno la coordinatrice regionale Jole Santelli e il suo vice Roberto Occhiuto che ormai da tempo si sono caricati il peso degli azzurri sulle spalle.
Insieme a loro il costituzionalista dell’Unical Silvio Gambino che da tempo ha sposato le ragioni del “no” alla riforma targata Renzi, oltre all’assessore del Comune di Villa Lorenzo Micari e alla segretaria regionale della Ugl Calabria Ornella Cuzzupi.
A fare gli onori di casa ci penserà il capogruppo in Consiglio regionale Alessandro Nicolò, da poco nominato vice coordinatore regionale con la benedizione di Marcello Fiori e che è stato ormai prescelto dai vertici regionali come punto di riferimento per la ricostruzione del partito in riva allo Stretto.
Operazione che non si presenta per nulla semplice al termine di una crisi senza fine che ha toccato il punto più basso con le elezioni del Consiglio Metropolitano, con il listone del centrodestra fermo al palo e costretto ad accontentarsi di due soli consiglieri metropolitani a fronte dei 9 ottenuti dal Centrosinistra. Il punto più basso della lunga crisi scoppiata al momento dell’implosione del Pdl con la dolorosa scissione tra Fi e Ncd e proseguita con le numerose lotte interne che hanno portato alla fuoriuscita dal partito del precedente coordinatore provinciale Roy Biasi, oltre ad aver fatto prendere le distanze dalla linea al presidente uscente della Provincia Giuseppe Raffa e alla sua corrente.
Durante la scorsa estate, poi, la ciliegina sulla torta di una diaspora totale, è arrivata con l’arresto del senatore Antonio Caridi, proprio mentre erano in fase di allestimento le liste per le elezioni del Consiglio metropolitano. Caridi, che in quel momento ricopriva anche il ruolo di coordinatore regionale del partito, lasciò un vuoto improvviso, tanto da mettere a rischio anche la stessa presentazione della lista. Pericolo scampato proprio grazie all’impegno di Nicolò e dei suoi uomini che al fotofinish riuscirono ad evitare il rischio, ma non il disastro elettorale. Una debacle che ha avuto i suoi effetti anche in Consiglio comunale con le espulsioni dei consiglieri Maiolino e Matalone, rei di aver votato per il centrosinistra alle elezioni metropolitana, e adesso in forza al gruppo misto.
Se a questa caotica situazione si aggiungono poi le recenti prese di posizione di Nino Foti e dell’ex senatore Franco Crinò, assai critici sulle nomine provinciali volute da Jole Santelli, si capisce che il percorso di risalita non sarà semplice La campagna elettorale per il referendum potrebbe essere l’occasione giusta per iniziare a risalire la china e per iniziare a capire le mosse sullo scacchiere in vista delle prossime politiche.
Riccardo Tripepi