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La coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli vuole bloccare il gioco al massacro avviato sul territorio reggino, dopo la riorganizzazione avvenuta negli scorsi giorni.
Le difficoltà incontrate dal partito durante la scorsa estate e i miseri risultati ottenuti in occasione delle elezioni della Città Metropolitana, hanno convinto la coordinatrice a intervenire sull’organizzazione azzurra per dare punti di riferimento al territorio. Una scelta ponte, in qualche modo, nell’attesa dei congressi che dovrebbero essere avviati nella prossima primavera. Per questo ha voluto mantenere la carica di commissario del partito reggino, assai provato anche dalle vicende che hanno riguardato il senatore Caridi e il suo gruppo, e procedere alla nomina di due sub-commissari, individuati nei due consiglieri regionali espressi dalla Provincia.
I suoi due “alfieri” saranno cioè il capogruppo in Consiglio regionale Alessandro Nicolò e il consigliere eletto nella Casa delle Libertà Francesco Cannizzaro. «La scelta dei due sub-commissari - ha spiegato Jole Santelli - è legata allo stesso ruolo che rivestono e alla loro rappresentatività. Non si tratta di scelte improvvisate, ma concordate da tempo. Insieme agli eletti e al gruppo reggino abbiamo iniziato a lavorare dal mese di settembre ad un nuovo modello organizzativo in grado di poter reggere al difficile momento. Anche negli organi direttivi – prosegue la Santelli - abbiamo cercato di tenere conto il più possibile del principio di territorialità, anche intesa come presenza diffusa sul territorio e siamo riusciti a dare parecchio spazio ai giovani».
Respinte, dunque, al mittente le accuse di “censura” che erano state lanciate dal suo vice Nino Foti in occasione dell’iniziativa pubblica organizzata in aperto contrasto alla linea della coordinatrice. La Santelli, però, non vuole alimentare polemica e guarda al futuro e commenta positivamente anche la scelta concordata con Roma di nominare Alessandro Nicolò vice coordinatore regionale insieme ai già operativi Roberto Occhiuto, Wanda Ferro e Nino Foti. «Considero Alessandro un punto di riferimento per il partito - ha detto la Santelli - rappresenta la storia di Forza Italia ed è una persona che lavora da sempre con la massima lealtà e il massimo impegno. Potrà dare una mano importante anche a livello regionale».
Non si torna indietro, insomma. Le minoranze azzurre sono avvisate. Da quella che fa capo a Nino Foti a quella legata all’ex senatore Crinò, forte soprattutto nella Locride. E Crinò con la sua ultima presa di posizione sembra essersi in qualche modo convinto che il peggio debba ancora arrivare. «La politica dalle parti di Forza Italia è scomparsa e i consiglieri regionali mostrano la corda. Nel mix degli strani organismi messi su a Reggio - dice Crinò - trovi tante autentiche "rivelazioni" (nel senso che stiamo leggendo e rileggendo i nomi per capire chi siano), che ti chiedi se il loro inserimento abbia un senso preciso o sia solo finalizzato alla provocazione. Eppure litigare con la Santelli, con Cannizzaro e Nicolò, come recita un mantra che circola, è tempo perso. Cannizzaro e Nicolò sono impegnati nella ricerca strumentale del nemico solo per avere deleghe in bianco ma a loro va ricordato che quando il destino incombe con Sansone muoiono tutti i Filistei e nel nostro caso di questo passo il destino è rappresentato dalle prossime elezioni ed il tempio di cui Sansone abbatte le colonne quel fragile partito che è oggi Forza Italia».
Per una prima verifica si aspetta la prima convocazione degli organismi appena insediati.
Riccardo Tripepi