L’imminenza delle elezioni Europee ha impresso un’accelerazione nella riorganizzazione di Forza Italia. Berlusconi ha convocato per sabato a pranzo, nella sua villa di Arcore, tutti i ministri forzisti. I retroscenisti dicono che l’organizzazione ancora non è stata definita e che quindi l’incontro potrebbe allargarsi anche ai capigruppo e altre figure apicali del partito. L’invito ha scatenato grandi fibrillazioni in un partito in cui il fuoco cova sotto la cenere e che sembra abbastanza diviso fra i filo meloniani e il gruppo Ronzulli decisamente meno filogovernista. Le fibrillazioni di queste ore riguardano molto da vicino anche la Calabria fra chi spera in un incarico e chi, invece, si augura di mantenerlo.

Fra i primi c’è certamente l’ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Il fratello del presidente della Regione da tempo è in predicato di diventare capogruppo dei senatori azzurri in luogo proprio di Licia Ronzulli. La nomina però al momento non è ancora arrivata. Il problema sta nella prudenza di Antonio Tajani che si sarebbe speso in queste ore, e lo starebbe ancora facendo, per evitare interventi con l’accetta che potrebbero creare ulteriori problemi di tenuta del partito. Per questo stamattina alcuni giornali riportavano alcune indiscrezioni in base alle quali la Ronzulli potrebbe salvarsi dalla ristrutturazione che la “moglie” del capo, la calabrese Marta Fascina, sta orchestrando. 

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Mario Occhiuto però ha un buon alleato in Renato Schifani, figura storica del partito già capogruppo e poi presidente del Senato e attuale Governatore della Sicilia. Questi ha rilasciato un'intervista a Repubblica in cui lamenta la tendenza del partito a nominare una classe dirigente del Nord con i voti che vengono dal Sud. Schifani nell’intervista ricorda che nel 2021 l’85% dei ruoli del partito era ricoperto da persone del centronord e ultimamente la percentuale è aumentata. Eppure Forza Italia in Sicilia è al 14,7, in Calabria vicina al 21 mentre in Lombardia è al 7%. Allora Occhiuto potrebbe profittare di questo strabismo politico con la Ronzulli che potrebbe essere gratificata con un altro ruolo, anche se è difficile immaginare quale.

L’altro dossier caldo è quello che riguarda il deputato Giuseppe Mangialavori che si è salvato dal primo rimpasto dei coordinatori territoriali soprattutto per l’intervento di Roberto Occhiuto. L’uomo di fiducia della Ronzulli in Calabria resta però in bilico e non poco. Anche perché i risultati elettorali raggiunti dalle regionali in poi non sono stati certo ottimali per il partito. I retroscenisti dicono che Occhiuto potrebbe intercedere nuovamente per salvarlo più per mantenere l’egemonia nel partito calabrese che per altro. Messo però di fronte ad un aut aut con il fratello Mario potrebbe anche cedere e sacrificare il medico vibonese. Vedremo che succederà. Lo stesso Berlusconi in una nota ha provato a rassicurare tutti: «E' certamente vero - si legge nella nota - che Forza Italia voglia adeguare la sua organizzazione, anche in vista delle prossime elezioni europee. Ma non è vero che lo farà con la “rivoluzione” e mortificando le persone». Cosa questo significhi in concreto lo scopriremo dopo il vertice di Arcore di questo week end.