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La rivoluzione in Forza Italia nella circoscrizione centrale l'ha avviata Jole Santelli, la coordinatrice regionale, affidando la guida del partito a Mimmo Tallini a Catanzaro, e a Mangialavori a Vibo Valentia, consiglieri regionali campioni di preferenze e in prima linea nell'opposizione al governo Oliverio. Una scelta che già allora aveva suscitato parecchi malumori nei quadri dirigenti del partito; malumori esplosi in queste ore, dopo che sia Tallini che Mangialavori hanno dato il via alla presa del partito, la "rivoluzione".
Ad avviare l'accelerazione è stato Tallini, con la nomina dei coordinatori provinciali di Lamezia e Catanzaro. A Lamezia è stato premiato l'avvocato Giuseppe Spinelli, mentre a Catanzaro arriva l'avvocato Ivan Cardamone. Entrambi, secondo Tallini, apriranno una fase nuova nel partito, un "partito diverso, più inclusivo, aperto ai contributi di quanti vogliono spendersi per un rilancio del centrodestra". Del resto, sottolinea il coordinatore provinciale, Forza Italia governa sia a Catanzaro che a Lamezia, e proprio da questa zona della Calabria può ripartire il centrodestra. A scagliarsi contro le nomine di Tallini è Salvatore Vescio, già coordinatore provinciale, che accusa Tallini di voler dividere con una "strategia che porterà Forza Italia alla deriva".
A Vibo Valentia c'è Giuseppe Mangialavori, che ha impresso la stessa accelerazione. Consigliere regionale della Casa delle Libertà, Mangialavori è stato capace di prendere rapidamente il partito, mettendo da parte la vecchia guardia rappresentata dall'ex coordinatore Mimmo Arena e dal consigliere regionale Nazzareno Salerno. E' proprio questo a guidare ora l'opposizione al giovane consigliere, che stamani ha annunciato la nomina del suo coordinamento provinciale, il nuovo corso.
I vice coordinatori a Vibo Valentia saranno Turcarolo, Ciconte, Manduca e Daffinà, che si affiancheranno ai consiglieri provinciali Macrì, Galati e Ranieli (come riporta Il Vibonese). Accanto a questi presto verranno nominati dei delegati per ogni comune della Provincia, per completare una squadra larga, aperta, e legata al territorio.
Immediata la reazione degli uomini di Salerno, affidata all'ex coordinatore provinciale Valerio Grillo e al sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi. Grillo accusa Mangialavori di voler spaccare il partito. Rosi usa toni durissimi: 'Una dichiarazione di guerra'. Una guerra annunciata, che ripropone sul territorio uno scontro che è già istituzionale nel centrodestra, diviso tra i 'dialoganti' di Morrone e i 'duri e puri' Tallini e Mangialavori, con Wanda Ferro a sostenerli.