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Il TAR della Calabria ha accolto il ricorso presentato da quattro candidati al consiglio comunale di Lamezia, che hanno denunciato delle irregolarità nelle fasi di scrutinio. Il TAR ha dato mandato al prefetto di verificare quanto denunciato in 16 delle 27 sezioni incriminate. Le sezioni in cui si dovrà effettuare la verifica prefettizia sono: 18-24-28-31-32-36-38-52-56-57-59-66-71-73-74-77. Respinto, invece, il ricorso sulla attribuzione dei seggi alla maggioranza.
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La decisione del Tar: "Il Tar di Catanzaro, a seguito dell’udienza di oggi, con riferimento al ricorso proposto dai candidati/cittadini Nicola Mastroianni, Francesco Chirillo, Giovanni Tedesco e Giovanni Talarico, difesi dall’Avv. Francesco Pitaro, avverso le operazioni di voto relative al rinnovo del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, con l’Ordinanza N. 1694/2015 ha ammesso la verificazione chiesta dai ricorrenti. Più precisamente, sin dal ricorso i ricorrenti hanno sostenuto che nel corso delle operazioni di voto vi sono state irregolarità sostanziali invalidanti, provate dai verbali di sezione, che hanno inficiato la genuinità del voto e del risultato elettorale e, pertanto, hanno chiesto l’annullamento delle operazioni elettorali, nelle dette sezioni, e il rinnovo delle stesse operazioni di voto. In accoglimento della tesi dei ricorrenti, e delle censure formulate dall’Avv. Francesco Pitaro, il Tar ha ammesso la chiesta verificazione, che sarà svolta dal Prefetto di Catanzaro, nelle sezioni NN. 18, 24, 28, 31, 32, 36, 38, 52, 56, 57, 59, 66, 71, 73, 74, 77 al fine di avere contezza delle denunciate irregolarità già risultanti dai verbali. Il Tar ha assegnato al Prefetto 60 giorni per svolgere le operazioni di verifica ed ha fissato la prossima udienza per la discussione e la decisione del giudizio al giorno 9/3/2016."
I ricorsi - Due i ricorsi presentati contro il risultato elettorale delle ultime elezioni amministrative di Lamezia. Il Tribunale amministrativo calabrese dovrà decidere se c'è un fondamento nelle tesi dei ricorrenti. Nello specifico, parliamo di due procedimenti. Il primo, avviato dall'ex consigliere comunale Nicola Mastroianni, rimasto escluso nell'ultima tornata, si basa sull'interpretazione della legge sull'assegnazione dei seggi in consiglio. Il tribunale lametino, a giugno, ha assegnato 15 seggi alla maggioranza e 9 all'opposizione. Mastroianni è di diverso avviso: i seggi da assegnare allo schieramento di governo dovevano essere solo 14, con 10 posti in consiglio da riservare alla minoranza. Dovessero essere riconosciute le sue ragioni, Mastroianni entrerebbe in automatico in consiglio, con un ridisegnamento delle forze in assise. Non è ancora chiaro, nel caso, chi lascerebbe il posto da consigliere. Ma il ricorso che più di tutti è atteso, è il secondo, promosso sempre dallo stesso Mastroianni e dai candidati Giovanni Tedesco, Franco Chirillo e Giovanni Talarico, tutti rimasti fuori dal consiglio. I quattro, in questo caso, fanno ricorso per irregolarità nelle operazioni di scrutinio in 27 sezioni su 78. Qualora il Tar dovesse accogliere, si aprirebbero scenari clamorosi. Basti pensare a cosa significherebbe ripetere le operazioni di voto in un terzo delle sezioni lametine.
Guglielmo Mastroianni