Nuccio Pizzimenti, dirigente del coordinamento provinciale Enti Locali di Forza Italia ha presentato la sua proposta per apportare delle modifiche al servizio di raccolta differenziata nel centro storico di Reggio dove si continuano a registrare enormi disagi. Alla conferenza stampa era stata annunciata la presenza  dei deputati reggini di Forza Italia e di gran parte del gruppo consiliare del partito. Ma alla fine hanno risposto presente soltanto il responsabile Enti locali Vincenzo Barca e il consigliere Pino D’Ascoli. Altro segnale della spaccatura interna al partito e della volontà di isolare il gruppo che fa capo a Nino Foti.

 

Pizzimenti, tuttavia, ha volutamente evitato di alimentare polemiche e si è concentrato sul merito della proposta. “Non è decoroso quanto asta accadendo a Reggio Calabria in questi giorni – ha detto Pizzimenti – la raccolta al centro storico è organizzata male è con orari sbagliati. Va effettuata di notte con turni più ravvicinati e per gli esercizi commerciali va organizzata in maniera diversa: l’Avr deve raccogliere i rifiuti all’interno senza che gli esercenti siano costretti ad esporre fuori dalle vetrine immensi cumuli di sporcizia”.

A rendere meno amara la giornata a Nuccio Pizzimenti sono state le note dei deputati Maria Tripodi e Marco Siclari. La prima aveva annunciato la sua assenza già in precedenza, mentre il secondo ha dato forfait all’ultimo istante. Siclari, però, non ha voluto far mancare il suo sostegno all’iniziativa, anche per differenziarsi politicamente dal resto dei forzisti reggini, legati a doppio filo a Francesco Cannizzaro.

«Avviare la raccolta differenziata nel centro storico di Reggio Calabria durante il periodo di massimo affollamento considerando l’arrivo dell’estate e, quindi, dei turisti è stata una follia – ha scritto in una lunga nota Siclari - Le istanze di cittadini, commercianti e imprenditori reggini raccolte da Pizzimenti e portate avanti con tenacia e costanza, dimostrano il fallimentare avvio dell’iniziativa firmata dall’attuale squadra di governo. Non è più una questione di principio ma è, ormai, evidente l’emergenza sotto diversi punti di vista – ha chiarito Siclari ribadendo  che – igiene e sanità pubbliche possono essere seriamente compromesse da scelte azzardate e quanto mai discutibili. Il metodo di raccolta rifiuti “porta a porta” andava avviato in via sperimentale, per dare tempo ai cittadini di adattarsi a questo nuovo sistema e tempo alla nuova società di affrontare le criticità, nei mesi autunnali e non certo d’estate quando il carico di rifiuti aumenta in relazione all’aumento dei turisti e il caldo aumenta la possibilità la deteriorabilità degli alimenti e, quindi, la possibilità di vedere scarafaggi e roditori scorrazzare per la città. A perdere doppiamente è la città: per l’igiene e lo scempio a cui si è costretti ad assistere nel pieno centro storico e per l’immagina indegna che viene data della nostra città all’esterno, a chi venendo in vacanza oggi a Reggio troverà una città sporca e non vorrà più tornarci».