Forza Italia è ormai prossima a subire una nuova scissione. Dopo l’addio di Giovanni Toti, pare ormai prossimo quello della vicepresidente della Camera Mara Carfagna.

Il livello di scontro con il presidente Silvio Berlusconi è arrivato ormai alle estreme conseguenze, dopo il botta e risposta innescato dall’astensione del partito sull’istituzione della Commissione Segre e proseguito nei giorni successivi. La Carfagna, insieme ai suoi fedelissimi, ha preso spunto dalla vicenda per bollare come sbagliata la linea politica del Cavaliere perché troppo piegata ai voleri del fronte sovranista e ai voleri di Matteo Salvini in particolare.

 

Uno scontro nel quale si è inserito Matteo Renzi che con la sua Italia viva continua a corteggiare gli scontenti di Forza Italia e che con la Carfagna ha sempre avuto una certa unità di veduta.

La vicepresidente della Camera è stata così più volte costretta a smentire un suo imminente passaggio al partito di Renzi, definendola solo una “suggestione”, ma che comunque avrebbe deciso di uscire dal partito di appartenenza per andare a occupare l’area moderata, magari inizialmente con un proprio movimento per valutare in un secondo momento verso quali lidi tracciare la rotta.

 

Sulla stampa nazionale si ipotizza già la possibile formazioni di gruppi autonomi in Parlamento con 35 parlamentari (10 senatori e 25 deputati) pronti a seguire l’attuale vicepresidente della Camera. Tra questi dovrebbero esserci i calabresi. E se Jole Santelli, forte del suo rapporto con Berlusconi ancora vuol temporeggiare, e lo stesso starebbe facendo Francesco Cannizzaro, tra coloro che seguirebbero Mara ci sarebbe il vicepresidente dei deputati Fi Roberto Occhiuto.

 

Una decisione che potrebbe essere interpretata come la pietra tombale sulla candidatura di Mario Occhiuto, ma anche dello stesso Roberto in alternativa, alle prossime Regionali. Seguire la Carfagna avrebbe anche l’evidente scopo di manifestare il proprio dissenso verso l’appiattimento sulle posizioni salviniane che nella nostra Regione si sono tradotte in una bocciatura del sindaco di Cosenza.

 

Anche nelle ultime ore Salvini sta invitando Forza Italia a scegliere bene il candidato governatore ipotizzando anche la possibilità che lo stesso possa essere un primo cittadino, ma non quello del capoluogo bruzio. Indiscrezioni che continuerebbero a portare dritti al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo.