Dissidenti assenti, passione politica e ambizioni per la città. Durante la Festa dell'Unità organizzata dal Partito democratico di Corigliano Rossano sono emersi temi di fondamentale importanza riguardanti il presente e il futuro della città. L'evento, tenutosi nella suggestiva Piazza Salotto di Corigliano, ha attirato una straordinaria partecipazione da parte della comunità locale. Questa partecipazione è stata alimentata non solo dagli argomenti di discussione e dalla presenza di ospiti illustri, ma anche da un rinnovato interesse per la vita politica di partito, che sembrava essere stato abbandonato nel corso del tempo.

I protagonisti di questi due giorni intensi sono stati rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacalisti, parlamentari e dirigenti del partito, tutti uniti nella determinazione di delineare una visione comune per il futuro del centro jonico. La prima giornata degli incontri programmati si è focalizzata sul destino di Corigliano Rossano, suscitando un notevole interesse tra i partecipanti desiderosi di comprendere le proposte del Pd a livello locale.

Il confronto con le associazioni si è rivelato proficuo, concentrandosi sull'evoluzione, il potenziamento e la soluzione delle sfide che la nuova città sta affrontando. Nella seconda giornata, l'attenzione del dibattito si è spostata verso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con un'analisi approfondita delle opportunità che esso offre e delle responsabilità del governo Meloni e del ministro Fitto. I partecipanti hanno sottolineato l'importanza di non sprecare questa significativa opportunità, specialmente per il Sud del Paese. Il Partito democratico di Corigliano Rossano ha scelto di coinvolgere direttamente i cittadini attraverso questa manifestazione, ponendo al centro la partecipazione, l'interesse collettivo e il bene pubblico. La partecipazione diffusa e variegata ha motivato i membri del partito a proseguire con impegno in questa direzione, in vista delle sfide politiche ed elettorali future. Tuttavia, come spesso accade in ogni partito o movimento, c'è stato un fronte di dissenso che ha scelto di non partecipare agli eventi.