Dal voto dipendono i destini del governo nazionale e la scelta del presidente della Regione. Nella circoscrizione meridionale il Sud il centrodestra cala tutti i suoi assi: Berlusconi, Meloni e Salvini
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«Si vedrà dopo le elezioni europee». Che si parli di durata del governo nazionale, della scelta del candidato governatore, del rapporto tra i partiti o di futuri appuntamenti elettorali per lunghi mesi la risposta è stata sempre la stessa: «Parliamone dopo il voto».
Adesso il voto è arrivato e le urne renderanno attuali le discussioni fin qui rinviate in Italia, come in Calabria. Domenica il nostro Paese sarà chiamato a rinnovare il Parlamento europeo e il voto viene atteso anche e soprattutto per capire quale sarà la forza che riusciranno ad avere le forze sovraniste.
La Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni sperano di fare il pieno anche per dare un segnale in Europa e far saltare, insieme ai “colleghi” degli altri Paesi, lo strapotere Pse-Ppe degli ultimi decenni. In Italia una grande affermazione delle forze sovraniste potrebbe invece avere effetti sulla tenuta del governo giallo-verde che le ultime settimane di campagna elettorale hanno messo a dura prova con i continui scontri tra Salvini e Di Maio.
Giorgia Meloni, del resto, non ha fatto mistero di sperare in una grande affermazione che possa portare a una nuova maggioranza Fdi-Lega che soppianti quella attuale e tracci il solco per il futuro, mettendo nell’angolo Forza Italia. Gli azzurri, in realtà, sono quelli che si giocano più di tutti in questa tornata elettorale. Lo stesso Silvio Berlusconi è candidato in prima persona per provare a tenere in vita la sua creatura politica. Sotto il 10% il rischio del rompete le righe all’interno di Fi sarebbe altissimo e gli ultimi sondaggi non sembrano certo confortanti. Ovviamente nella circoscrizione Sud, storica roccaforte azzurra, si giova la partita più appassionante in questa sfida interna. E non a caso i tre leader sono capolista: i calabresi, dunque, potranno votare sia Silvio Berlusconi che Giorgia Meloni che Matteo Salvini.
Forza Italia ha poi inserito nella circoscrizione Sud altri big come gli eterni Martusciello, Patriciello e Cesa in cerca di conferme. A dare linfa sul territorio anche il consigliere regionale Giuseppe Pedà. Obiettivo: andare in doppia cifra.
La Lega al fianco di Salvini prova a radicarsi ancora sul territorio puntando su Francesca Porpiglia, giovane assessore del Comune di Villa San Giovanni e inserendo un outsider come Vincenzo Sofo, figlio di calabresi e noto per essere fidanzato della nipote di Marine Le Pen. Sofo è sponsorizzato a Reggio da Tilde Minasi.
In Fdi occhio a Denis Nesci che viene indicato come possibile big delle preferenze e a Raffaele Fitto che in Calabria ha fatto incetta di consiglieri regionali vogliosi di abbandonare il centrosinistra.
I Cinquestelle, in Calabria come in Italia, puntano a tenere il passo anche grazie agli ultimi smottamenti a sinistra della linea politica che sembrerebbero aver fatto recuperare qualche punto percentuale. Dietro la capolista Chiara Maria Gemma, occhio all’uscente Laura Ferrara.
In casa Pd, invece, si prova a invertire la rotta dopo il crack di Matteo Renzi. Dentro la corsa al recupero del consenso, la partita interna con il governatore Oliverio e i suoi che pensano di sostenere il tandem Cozzolino-Nucera nonostante le chiare indicazione di Andrea Orlando sul capolista Franco Roberti. Curiosità per la performance del presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci.
Cinquestelle e Pd, inoltre, saranno chiamati dopo il voto a chiarire se esistano o meno i margini di un'alleanza fin qui negata ufficialmente, ma più che ipotizzata ufficiosamente.
Difficile la lotta delle altre formazioni politiche presenti alla competizione che proveranno a superare il 4% come +Europa, La Sinistra, Europa Verde, Popolari per l’Italia, Casapound Destre Unite, Forza Nuova, Partito Animalista, Il Popolo della Famiglia, Partito Comunista e Partito Pirata.