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“La vicenda del mancato risarcimento degli emodannegiati ha assunto, ormai, dimensioni intollerabili. Il governo nazionale di centro-sinistra lascia senza sbocco le sue promesse politiche. E così, la vicenda si trascina di anno in anno e il soddisfacimento dei sacrosanti diritti dei titolari appare sempre più come un miraggio. Non differente poi la situazione a livello regionale”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che sottolinea come “la somma assegnata in bilancio sia esigua ed assolutamente inadeguata per soddisfare le istanze degli aventi diritto”.
“Sin dal mio insediamento - ricorda l’esponente della Casa delle Libertà - avevo dedicato alla questione un’interrogazione con richiesta di risposta scritta con l’intento soprattutto di focalizzare l’attenzione dell’Esecutivo regionale su tale criticità che investe tante persone e famiglie nella nostra regione. A tal proposito non si può dimenticare che sono più di mille i casi di calabresi infetti da virus dell’epatite o dell’Hiv per trasfusioni o interventi chirurgici errati. Dal 2001 la competenza al pagamento di queste indennità è stata assegnata alle Regioni al pari degli interessi legali e della rivalutazione monetaria sui ratei maturati e non riscossi”.
“La precedente amministrazione regionale, in una prima fase, ha corrisposto le indennità anche mediante l’utilizzo di fondi propri di bilancio. Ma, la soluzione adottata non ha risolto la questione. E così, molti calabresi aventi diritto a percepire le previste indennità ed i relativi oneri accessori - evidenzia il consigliere - non hanno avuto riscontro nei loro diritti. Governo nazionale e Giunta regionale sono entrambi di centro-sinistra. Il rimpallo di responsabilità e il regresso della vicenda ai margini delle rispettive agende di governo è un dato di per sé eloquente. L’auspicio - conclude Giuseppe Mangialavori - è che vi sia, al più presto, un cambio di sensibilità e di orientamento politico”.