VIDEO | L'outsider in vista della sfida finale tra Fragomeni e Barranca tiene le carte coperte: «Non c'è un capo. Nei prossimi giorni valuteremo le diverse opzioni possibili»
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«È difficile definirsi vincitore morale di queste elezioni. Gli altri stanno dicendo questo, ma ancora è troppo presto per esprimere valutazioni». Sarà lui l’ago della bilancia nel ballottaggio che tra dieci giorni deciderà chi tra Mariateresa Fragomeni e Domenico Barranca sarà il nuovo sindaco di Siderno. Stefano Archinà, che con una sola lista è arrivato quasi al 22% e a tanto così dal leader della coalizione di centrodestra, ostenta una moderata soddisfazione per l’esito del voto e un pizzico di rammarico.
«Mi aspettavo questo risultato – ammette il candidato di “Siderno 2030” - avevamo ricevuto tante attestazioni di stima e sostegno da parte dell’elettorato e condivisione dei nostri programmi. Siamo arrivati ad un passo dal traguardo, ci è mancato l’ultimo scatto».
In vista della sfida finale, da parte di Archinà al momento nessuna indicazione su chi sostenere. «La novità di questo gruppo – spiega - è che non c’è un capo, io non decido da solo. Abbiamo fatto della condivisione il nostro punto di forza, quindi con questo straordinario gruppo che va oltre i 16 candidati nei prossimi giorni valuteremo le diverse opzioni possibili. Io mai con la Fragomeni? Non ho detto esattamente questo, semplicemente penso che a quel modo di fare politica non ci può essere fiducia».