Oltre dodici milioni di elettori alle urne, una miriade di candidati per conquistare 131 seggi nei Consigli ma soprattutto le poltrone di governatore di due delle Regioni più importanti d'Italia, il Lazio e la Lombardia. Le urne per rinnovare le due amministrazioni saranno aperte domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15.

L'ultima tornata elettorale per Lazio e Lombardia risale al 4 marzo del 2018. In quella occasione - i dati provengono dal portale del Viminale - nel Lazio su 4.780.090 elettori andarono a votare 3.181.235 persone, con una affluenza finale pari al 66,55%; Nicola Zingaretti (centrosinistra) vinse con il 32,93% e 1.018.736 voti. In Lombardia invece su 7.882.633 elettori andarono al voto in 5.762.459, con un'affluenza del 73,10% e Attilio Fontana (centrodestra) prevalse con il 49,75% e 2.793.369 voti.

Candidature e liste collegate sono state consegnate agli uffici elettorali nelle Corti d'Appello e nei Tribunali dalle 8 di venerdì 13 gennaio fino alle 12 di sabato 14, cioè nel trentesimo e ventinovesimo giorno antecedenti alla votazione, così come previsto dalla legge nazionale. Le due Regioni hanno poi le loro leggi elettorali regionali, ma in entrambi i casi viene eletto presidente della Regione «il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale», senza ballottaggio.

Per il Lazio, dove si sfideranno Alessio D'Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano), la legge regionale è la 2 del 2005, modificata nel 2017. Il Consiglio regionale del Lazio è composto da 50 consiglieri più il presidente della Regione. Quattro quinti, cioè 40 consiglieri, vengono eletti col metodo proporzionale sulla base di liste concorrenti presentate a livello circoscrizionale (le cinque province: Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo); il restante quinto (10 seggi) che vale non è più assegnato 'automaticamente' tramite il cosiddetto listino, abolito nel 2017.

In Lombardia si sfideranno Letizia Moratti, ex vicepresidente di Fontana, dopo aver presentato le sue dimissioni dalla giunta lo scorso novembre, corre con il supporto del Terzo polo e di una lista civica. Il candidato del centrosinistra e del M5s è invece l'europarlamentare del Pd Pierfrancesco Majorino. Completa lo scacchiere Mara Ghidorzi di Unione Popolare, il movimento guidato dall'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.