VIDEO | Oggi a Prima della notizia il vicepresidente del consiglio regionale è intervenuto in merito alle critiche sulla nomina del nuovo presidente e sulla situazione politica in vista dell'imminente tornata elettorale
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«Il fatto di eleggere un nuovo presidente del consiglio regionale non dovrebbe destare grande preoccupazione, mi preoccupa altro. Sono in programma nei prossimi giorni ulteriori sedute di commissioni consiliari, che stanno deliberando dei pareri che a mio giudizio, non sono né indifferibili né urgenti». Lo afferma il vicepresidente del consiglio regionale Nicola Irto, nel corso della trasmissione Prima della notizia condotta da Pasquale Motta, riguardo la recente elezione di Giovanni Arruzzolo.
«L’aver eletto un nuovo presidente – continua il consigliere Pd - non li autorizza ha fare quello che non è concesso, clientele o piccole mance sotto campagna elettorale. Non c’è la giusta trasparenza e legalità di cui tutti si riempiono la bocca. La maggioranza di centrodestra dovrebbe avere meno foga elettorale».
«Io contesto i circa nove mesi di legislatura di centrodestra – afferma Irto sulla gestione politica regionale - noi abbiamo espresso il nostro cordoglio per la dipartita di Jole Santelli, una donna straordinaria che ha combattuto a testa alta contro la malattia, però la sua maggioranza ha governato in maniera fallimentare. Non hanno avuto la capacità di incidere in un momento straordinario, siamo l’unica regione d’Italia che non è riuscita a mettere in campo dei ristori veri per le attività economiche. Riparti Calabria 1 e 2 sono dei fallimenti con l’aggiunta che nel secondo si sono fatti gli stessi errori del primo. La storia degli aiuti agli studenti fuori sede è l’esempio lampante, gli universitari calabresi, ad oggi, non hanno ancora visto un euro».
Sulla prossima tornata elettorale il consigliere Pd, dopo la firma del decreto di ieri sera e quindi la conferma della data, sostiene che: «Covid permettendo, bisogna capire che è partito quel processo che il 14 febbraio ci porterà al voto. Quindi è palese che sia iniziata la campagna elettorale con tutte le relative scadenze».
«Nel Pd e non solo, ci sono delle straordinarie risorse che possono dare tanto ognuno con capacità proprie e storie diverse. Noi non abbiamo fatto un congresso regionale per colpa del Covid, sta di fatto che oggi serve capire cosa si vuole fare veramente in Calabria. Nella nostra regione bisogna fare sempre qualcosa in più, e oggi viene chiesto uno sforzo collettivo e viene chiesto ai partiti, viene chiesto il coraggio di un cambiamento che non può avere uguali rispetto al passato. C’è la necessita nel centrosinistra di trovare un programma concreto e forte di pochi punti, 4-5 cose fondamentali, la Calabria ha bisogno di questo».
«Urge un tavolo di discussione – così conclude Nicola Irto - provando ad accettare la contaminazione di queste realtà civiche che già ci sono e continuano a nascere nella nostra regione, c’è uno straordinario mondo dietro che lavora silenziosamente che vuole dare un contributo. Dobbiamo svestirci dalle liturgie della politica, bisogna allargare i confini di partito intercettando i mondi che vogliono attuare il cambiamento. Ci sono le condizioni per farlo, ci si deve assumere la responsabilità gigantesca, la Calabria è diversa da quella di un anno fa è sicuramente più complesso governarla. Se si riuscirà a mettere in campo una situazione di questo tipo quelle contraddizioni e quell’arroganza del centrodestra si potrà combattere a viso aperto con una proposta politica forte e responsabile».