Dopo le incertezze delle ultime settimane e le pressioni di alcuni governatori, il Consiglio dei ministri rompe gli indugi anche su input del ministro alla Salute Roberto Speranza. Reggio Calabria andrà al voto nella finestra compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre insieme ad altri mille comuni italiani. Per le Regioni la finestra è dal primo agosto al primo novembre
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Adesso arriva l’ufficialità. Dopo le voci delle scorse settimane e le polemiche politiche levatesi soprattutto in ordine alle elezioni regionali, il governo ha deciso: sia il turno di regionali che quello delle amministrative sono rinviati al prossimo autunno.
Il provvedimento dell’esecutivo è arrivato dopo una lunga discussione in ordine alle diverse possibilità e alle proposte arrivate dalle varie Regioni che sarebbero state chiamate al voto dal mese di maggio in avanti.
Il rinvio delle elezioni
Sono sette le Regioni attese alle urne: Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle d’Aosta.
Diversi governatori e appartenenti a diversi schieramenti politici avrebbero voluto fissare le elezioni già per il prossimo 12 luglio, data ipotizzata da Luca Zaia, ma condivisa anche da Giovanni Toti e Vincenzo De Luca. Un’ipotesi possibile se, come in un primo tempo di era ipotizzato, i Consigli regionali in scadenza fossero stati prorogati fino al 2 agosto. In quel caso la finestra elettorale possibile sarebbe stata tra le otto settimane antecedenti il 2 agosto e dei sessanta giorni successivi.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, però, ha bocciato l’ipotesi in maniera netta, richiamandosi alla chiusura delle scuole già decisa e al rischi di avviare troppo presto campagne elettorali e comizi.
Il governo ha così deciso di prorogare al 31 agosto i Consigli in scadenza con una finestra che va dal 9 agosto al primo novembre. Inevitabile, dunque, la fissazione delle regionali al prossimo autunno.
La situazione a Reggio Calabria
E nella finestra che va dal 15 settembre al 15 dicembre si svolgeranno, invece, le elezioni amministrative che riguardano un migliaio di Comuni italiani, compresa la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà rimarrà dunque in carica fino al prossimo autunno prolungando di fatto di un anno la scadenza naturale della consiliatura che si era consumata nello scorso mese di novembre. In questo modo il suo mandato andrà a terminare dopo sei anni invece degli ordinari cinque.
Anche se c’è da pensare che il rinvio non fermerà la campagna elettorale in atto con le polemiche accese che sono divampate in ordine alla gestione dell’emergenza da parte del primo cittadino. Di sicuro il centrodestra avrà modo di ponderare meglio la scelta del candidato sindaco, ancora non individuato.
È chiaro che muterà anche il quadro politico, in maniera peraltro ancora non prevedibile, fino a quella data. Un possibile election-day, o comunque la vicinanza delle elezioni regionali, trasformerebbero l’appuntamento con le urne in un test dal sapore nazionale, mentre potrebbe essere meno imponente l’effetto trascinamento per la coalizione di centrodestra in riva allo Stretto che contava di vincere facile dopo l’affermazione larga di Jole Santelli alle regionali dello scorso 26 gennaio.