Potrebbe diventare uno dei matrimoni politici più brevi della storia. L’ex esponente del Pd Nino De Gaetano, ed anche ex assessore al Lavoro dell prima giunta Oliverio, è passato armi e bagagli in Mdp appena il 17 novembre scorso. “Insieme a 100 amministratori” recitava una nota stampa diramata appena qualche istante dopo l’ufficialità della decisione.

Era appena passato qualche giorno dalla visita a Reggio di Pier Luigi Bersani che aveva registrato proprio la presenza di Nino De Gaetano, in una delle sue prime uscite pubbliche dopo il coinvolgimento in “Rimborsopoli”, accanto ad un altro big del movimento e cioè Nico Stumpo.

 

Da quel momento non sono passati neanche due mesi che l’idillio si è rotto. Dopo il cambio di nome in Liberi e Uguali e la scelta di affidare a Piero Grasso la leadership, tutto è tornato in salita per l’ex assessore. Nel nuovo soggetto politico le sue azioni sembrano andare decisamente al ribasso, tanto che si dà ormai per certa la candidatura a Reggio Calabria di Celeste Costantino, deputata uscente di Sel.

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La candidatura di Costantino

Reggina di origine, Costantino fu eletta nella passata legislatura in un collegio bloccato del Piemonte. Adesso l’indicazione per lei è nel collegio della sua Reggio da dove manca da diversi anni.

Per molti si tratterebbe di un’imposizione dall’alto inaccettabile. E se nel centrodestra si fanno riferimenti ironici ad una possibile “Boldrini reggina”, riferendosi ai suoi rapporti con il presidente della Camera uscente, nell’entourage di De Gaetano si comincia a fiutare il “pacco”. Nessuna candidatura per l’ex assessore e richiesta di voti dal partito da canalizzare verso nuove direzioni.

Stavolta, però, De Gaetano sembra avere tutte le intenzioni di rompere il giocattolo appena costruito. Almeno stando alle sue dichiarazioni pubbliche resa su facebook durante gli ultimi giorni.

I post su facebook

La prima è postata sulla bacheca di Antonio Larosa, ex dirigente storico del Prc. «Liberi e Uguali deve compiere, nell’immediato, due operazioni semplicissime. Fuori da ogni politicismo inutile e insopportabile- scrive Larosa - La prima è quella di comunicare poche idee-forza di assoluta chiarezza ed efficacia, di veicolare un programma minimo di cambiamento reale, contro le disuguaglianze e contro i privilegi intollerabili che ammorbano il nostro paese. La seconda è quella di individuare candidature realmente radicate nel territorio e nelle comunità dei tanti pezzi d'Italia, rifuggendo ogni scelta calata dall'alto a tutela di una pletora di pseudo-dirigenti nazionali o di "figurine" utili soltanto per qualche articolo di stampa.?Liberi e Uguali ce la farà? Lo avranno capito a Roma e dintorni??Io avverto già un certo ritardo...».

 

A sorpresa appare il like di Nino De Gaetano che commenta e aggiunge il carico da novanta «Come sempre sei lucido nelle analisi io vedo il rischio di Sinistra Arcobaleno 2».

Abbastanza per delineare un caso politico. Ma De Gaetano anche dopo torna sull’argomento, condividendo un articolo di Lettera43.it, intitolato “Quelle inquietanti analogie tra il metodo Grasso e il metodo Renzi. L’ex presidente del Senato indica Rossella Muroni leader di LeU in associazione con lui. Ma su quale base? Il rischio all'orizzonte è che si ripeta la logica del Giglio magico: prima gli amici, poi (forse) le idee di sinistra”.

Lo stesso metodo che mise ai margini De Gaetano all’interno del Pd. E che adesso potrebbe ripetersi in Liberi e Uguali. Con lo stesso esito? Si vedrà nelle prossime settimane, ma la rottura interna è servita e pare assai grave. Anche se Nino De Gaetano ha poi voluto precisare il significato dei suoi post su Facebook: «Si tratta di critiche costruttive. Di candidature non si è ancora parlato ma ritengo che bisogna far prevalere quelle con radicamento sul territorio. È una mia convinzione da sempre. Ne discuteremo insieme e se non sarà così riterrò la decisione sbagliata, ma continuerò nel mio impegno in campagna elettorale. Il progetto va oltre le elezioni e mira a ricostruire la sinistra».

 

Riccardo Tripepi


Nino De Gaetano precisa il significato dei suoi post su facebook: «Si tratta di critiche costruttive. Di candidature non si è ancora parlato ma ritengo che bisogna far prevalere quelle con radicamento sul territorio. E’ una mia convinzione da sempre. Ne discuteremo insieme e se non sarà così riterrà la decisione sbagliata, ma continuerò nel mio impegno in campagna elettorale. Il progetto va oltre le elezioni e mira a ricostruire la sinistra».