di Claudio Labate

Non molla la presa il segretario nazionale del Partito democratico in tema di campagna vaccinale. La recrudescenza dei contagi da covid, con le varianti a farla da padrone, continuano a spingere Enrico Letta a fare della campagna vaccinale la «questione numero uno» per uscire dalla pandemia e tornare alla normalità.

Lo ha detto anche oggi in una intervista al Corsera, in cui si schiera dalla parte del premier Mario Draghi, in cui sostanzialmente ripete i concetti espressi nel fine settimana in Calabria. «Vaccinatevi. Vacciniamoci – era stato il suo monito -. Ogni manifestazione contro il green pass è una manifestazione contro la libertà. L’impegno di questo governo è quello di far vaccinare la maggior parte degli italiani».

Candidati vaccinati

Ma le battaglie, si sa, hanno bisogno anche di scelte e azioni simboliche. Così Letta fa un ulteriore passo in avanti nella sua personale campagna di vaccinazione e lancia una sfida non solo a chi tiene alta la tensione all’interno della maggioranza di governo, a cui tra l’altro chiede «un patto di chiara corresponsabilità, per sostenere le misure del governo e lo sforzo di farle passare nell’opinione pubblica, senza distinguo e senza ambiguità».

«Chiediamo che tutti i candidati alle amministrative abbiano ottemperato agli obblighi vaccinali, come fa il Pd. È un messaggio forte, che tutti dovrebbero sottoscrivere. Sindaci e presidenti di Regione siano i primi a dare l’esempio».

Parole, queste, che precedono un inciso riferito al tour calabrese del segretario nazionale, secondo cui la candidata presidente per il centrosinistra, Amalia Bruni, «rappresenta nella sua terra il modello che Draghi ha portato a livello nazionale». Un paragone più volte utilizzato da Letta per inquadrare il personaggio Bruni, la neuroscienziata di fama internazionale che dirige un centro di ricerca a Lamezia sulle malattie degenerative: «Proprio come Draghi – ancora Letta - ha mollato tutto e si è messa in gioco, in un territorio che ha le performance più basse sui vaccini. Il Pd sta facendo campagna elettorale e vaccinale insieme».

Bruni d’accordo

Dal canto suo, la candidata alla presidenza ringrazia Enrico Letta per «le belle parole» che ha avuto nei suoi confronti. «Il segretario del Pd è convinto che la mia candidatura possa essere vincente e il suo sostegno rafforza la mia decisione di candidarmi alla guida della Regione Calabria. Ho messo la mia faccia, il mio nome e tutta me stessa perché sono convinta che non abbiamo più tempo. O cogliamo al volo questa opportunità per dare una svolta significativa e cominciare un vero percorso di rinascita della nostra terra oppure non ci sarà più niente da fare».

Amalia Bruni, poi, aggiunge: «E sono naturalmente d’accordo con Letta anche per quanto riguarda l’emergenza Covid. I dati del contagio con la variante Delta sono in preoccupante aumento anche in Calabria. Dobbiamo convincere gli indecisi, spiegare bene che il vaccino è l’unica arma che abbiamo a disposizione e dobbiamo sfruttarla fino in fondo. Sono convinta che i cittadini calabresi sceglieranno di vaccinarsi tutti».