Il nome di Franz Caruso divide il tavolo di centrosinistra e incrina i rapporti tra il Pd e i Cinquestelle, orientati verso strade differenti per la definizione del candidato a sindaco di Cosenza

Le pressioni di Boccia

Francesco Boccia continua a spingere per far convergere tutti sull’esponente del Partito Socialista, che questa sera tra l’altro presenterà il suo programma in una conferenza stampa convocata nel salone degli specchi del Palazzo della Provincia. Il sostegno a Caruso viene in parte giustificato da Boccia dai risultati di un sondaggio condotto nei giorni scorsi su un campione di cittadini, sul quale però si addensano forti dubbi in merito alla genuinità e al vero obiettivo dello studio.

Poca trasparenza

Non è dato sapere chi lo abbia commissionato, chi lo abbia condotto, quali quesiti sono stati posti agli intervistati e con quali criteri il campione sia stato selezionato. Insomma, tutto lascia pensare che si sia trattato di un escamotage per mettere i Cinquestelle di fronte a un bivio: candidare Massimo Misiti, altro esponente politico oggetto del sondaggio, che però non vuol saperne di correre per la guida di Palazzo dei Bruzi, oppure appoggiare il nome di Caruso.

Non c'è margine di trattativa

Ma i pentastellati, rappresentati nelle trattative da Luigi Aloe, hanno già ribadito la propria contrarietà a questa soluzione per la quale non sussistono margini di trattativa. Non hanno potuto farlo direttamente nella riunione di venerdì scorso, alla quale Aloe non ha potuto partecipare perché convocato dal commissario democrat soltanto all’ultimo momento e in un orario incompatibile con i suoi impegni lavorativi. La posizione tuttavia, è chiaramente emersa sia in un successivo incontro svoltosi tra i parlamentari calabresi del movimento e poi ieri sera, in un confronto aperto alla partecipazione di Sinistra Italiana, Cosenza in Comune, What Woman Whant, e numerose altre sigle di associazioni che da tempo interloquiscono con i partiti del centrosinistra alla ricerca di una candidatura unitaria. Erano presenti tra gli altri Pietro Tarasi, Bianca Rende e Giulia Fresca.

Centrosinistra alternativo al Pd

Questo nucleo attrae di fatto tutte le originarie componenti coinvolte nella discussione dal precedente commissario provinciale del Partito Democratico Marco Miccoli, ad eccezione proprio del Pd e di Articolo 1 la cui posizione non è ancora del tutto chiara. Per i Cinquestelle dunque, esiste quindi una terza via: quella di portare il Pd nell’alveo di quest’ultimo gruppo che loro ritengono rappresenti il vero centrosinistra, ed individuare congiuntamente nell’ambito di questo nucleo il miglior candidato.

Il colpo di mano

La partita però si gioca anche sui tavoli nazionali. Ed è lì che Boccia sta giocando le proprie carte, dialogando, a suo dire, con i vertici del Movimento. In pratica sta tentando un colpo di mano, per chiudere l’accordo a Roma, così da superare le resistenze dei pentastellati locali. Ma in questo caso, i Cinquestelle cosentini, non allestiranno alcuna lista per cui il simbolo grillino potrebbe risultare assente dalla competizione elettorale. E non è escluso che possano invece, con un contrassegno civico, rimanere nel perimetro di Sinistra Italiana, Cosenza in Comune e delle altre associazioni che comunque andranno avanti nel loro intento di proporre all’elettorato una valida alternativa al centrodestra.