«Abbiamo dimostrato di saper gestire i soldi pubblici». Danilo Toninelli, ex ministro delle infrastrutture del governo Conte, arriva nel primo pomeriggio a Castrovillari per sostenere da una parte il candidato sindaco del movimento cinque stelle, Giuseppe Campanella, ma anche per rilanciare l’impegno dei pentastellati a favore del Si per il referendum del 20 e 21 settembre. Il senatore pentastellato era accompagnato dagli onorevoli Elisa Scutellà, Rosa Silvana Abate e Massimo Misiti.

Le buone pratiche dei cinque stelle

«Io penso che la Calabria abbia tanto ma tanto bisogno del governo del movimento cinque stelle». E gli accenni al buon operato si declinano nell’impegno per il porto di Gioia Tauro dove «abbiamo posto le condizioni per salvarlo e non è una stupidaggine perchè da lì passa il benessere economico di buona parte della Calabria» ma anche per il ponte di Genova. «Nessuno mai avrebbe pensato che in 15 mesi di lavoro l’avremmo ricostruito» ha aggiunto l’ex ministro ed oggi senatore della Repubblica.

Campanella, grande occasione per Castrovillari

A chi contesta che il movimento mette in campo persone poco competenti porta l’esempio del candidato sindaco Giuseppe Campanella. «Avete visto il curriculum straordinario che ha, in un territorio che è proprio moto collegato per importanza con le sue competenze. Io penso che sia una grandissima occasione per questa città. Le persone che si presentano opposte al movimento cinque stelle hanno dimostrato di non aver avuto la capacità di rendere questa cittadina così bella e importante, cosi vicina ai cittadini e rilanciarla economicamente».

Il ponte sullo Stretto e le infrastrutture


Tra i temi toccati nel corso del suo intervento le infrastrutture con un accenno al ponte sullo Stretto. «Se mi parli di ponte mi parli di infrastrutture sul territorio, sul continente e sull'isola». Il riferimento al territorio calabrese è presto detto: «avete un problema infrastrutturale soprattutto di strade provinciale e quelle gestite dalle regioni che è imbarazzante. La politica si deve dare delle priorità. la priorità non è fare un ponte di cui gli ingegneri non ci hanno ancora detto la fattibilità e sostenibilità tecnico ingegneristica. Prima mettiamo a posto le strade esistenti, poi se ci sono le risorse facciamo analisi e costi benefici serie sul resto».

L'alta velocità

L’ex ministro delle infrastrutture ha ricordato poi i lavori fatti nel passato per portare a Sibari e Reggio Calabria l’alta velocità ma ha aggiunto che si sta «analizzando la possibilità di portare l'alta velocità anche in questi territori con le risorse dell'Europa che siamo andati a recuperare con trattative difficili e un grande presidente del Consiglio che ci porterà i soldi». Oggi questo tour elettorale che è anche ascolto dei territorio e delle richieste infrastrutturali servirà per «portare progetti in ambito europeo e trasformarli in cantieri veri da far partire. Le autostrade che per troppi anni non sono state portate a termine è perchè avevano un modello che non era pulito, un modello grigio dove si nascondevano interessi particolari. Il simbolo del movimento cinque stelle rappresenta dei valori tra cui legalità e trasparenza che sono gli unici modi di mettere a terra i soldi pubblici altrimenti si fermano in mille rivoli e spesso non tutti legali».

Il voto del referendum

Poi l’affondo sul referendum del 20 e 21 settembre con il richiamo agli elettori per andare a votare Sì al taglio di 345 parlamentari. «Un momento di democrazia straordinaria, il popolo che si riprende in mano la politica e manda a casa quelli che già oggi non partecipano ai lavori parlamentari. Un terzo dei parlamentari non fa una mazza e di solito sono i ricconi, i potenti, i lobbysti che la seggia in parlamento la tengono semplicemente come luogo di tutela dei propri interessi particolari».