VIDEO | Il vicepresidente della Camera nel capoluogo per sostenere la corsa a sindaco del professore che ha dichiarato: «Abbiamo riunito liste che vanno dalla destra alla sinistra per combattere problemi di cui si parla poco, come i topi del quartiere Aranceto»
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«Il procuratore Nicola Gratteri ha tutto il diritto di pensarla come vuole sul referendum. Ci mancherebbe. In particolare sui quesiti referendari relativi alla Giustizia di cui è grande esperto naturalmente. Ma consentitemi di non condividere le sue obiezioni alla riforma. Tant'è vero che io voterò sì, appunto non essendo dello stesso avviso del procuratore invece critico sui cambiamenti introdotti». Parola del vicepresidente della Camera e maggiorente di Italia Viva Ettore Rosato, sceso in Calabria per sostenere il papabile sindaco di Catanzaro Valerio Donato.
Il parlamentare, nel prosieguo, si è come ovvio concentrato sugli argomenti locali: «Mi chiedete se il voto nella vostra città avrà una valenza nazionale. Se qui ci può essere un laboratorio. Ma non è così. Perché, anche se me lo domandano in ogni luogo d'Italia in cui vado per le elezioni, ribadisco che le Amministrative vanno inquadrate ovunque nel loro contesto territoriale. Nulla di più. E proprio in tema, su Donato dico - ha aggiunto - che è stata una scelta dei nostri dirigenti calabresi e catanzaresi. Che noi abbiamo avallato considerato come fosse la decisione migliore da prendere e lui la persona giusta».
Le dichiarazioni di Fabio Guerriero
A seguire, dopo le domande di rito dei giornalisti fuori dalla nota struttura ricettiva che ha ospitato la presentazione della lista Riformisti-Avanti in cui trovano posto tre aspiranti consiglieri di Iv, le considerazioni di Fabio Guerriero, il quale proprio in rappresentanza dei citati Riformisti ha affermato: «La nostra spinta decisiva per Donato viene proprio da Iv. A Catanzaro, infatti, abbiamo optato insieme per appoggiare una delle figure più capaci e autorevoli. Rispetto a questo, dunque, credo ci sia poco da aggiungere». Gli interventi si sono al solito succeduti in rapida sequenza. Ed è allora toccato anche a un telegrafico senatore Ernesto Magorno dire la sua: «L'impegno è di stare vicino ai candidati di Iv. E aver trovato un'intesa per fare squadra è un fatto di grande importanza, perché ci ha permesso di operare una scelta di alto valore politico».
Donato: «Non vogliamo far giochi di potere»
Ma a chiudere ecco, come ovvio, le inequivocabili riflessioni di Donato: «Concetti e idealità, mentre nessuna lobby come al contrario qualcuno strumentalmente ancora asserisce, ci hanno animato nel progetto da noi pensato per la città. Non vogliamo far giochi di potere. Ci ha spinto semmai il desiderio di richiamare i partiti di qualunque schieramento ad occuparsi ancora una volta del loro fine fondamentale: propugnare l'interesse dei cittadini. Ecco perché ho avviato un dialogo proficuo per mettere in campo una proposta in cui contasse unicamente Catanzaro. E per fare ciò abbiamo conciliato varie esperienze. Bisogna ridare dignità al capoluogo, una questione centrale, che ho posto a tutti i gruppi da cui sono sostenuto ai quali ho subito chiesto di annullare differenze ed eventuali conflitti e motivi di frizione. Abbiamo così riunito liste che vanno dalla destra alla sinistra, che non sono affatto un agglomerato di cose disordinate. Costituiscono invece una forza unica per combattere problemi di cui si parla poco, quali i topi che scorrazzano nel quartiere Aranceto, ma di grande significato dovendo dar corso a una netta inversione di tendenza»