«Forza Italia è disponibile sin da subito a chiedere la costituzione di un tavolo del centrodestra per suggellare con grande anticipo l’eredita politica di Sergio Abramo». Così scrivono in una nota il coordinatore cittadino del partito azzurro, Ivan Cardamone, e il capogruppo in Consiglio comunale Giulia Procopi. 

Il guanto della sfida

Una fuga in avanti che più che una richiesta di collaborazione agli alleati appare un guanto di sfida: «Pertanto, abbiamo bisogno di sapere  cosa ne pensa l’attuale maggioranza e, in particolare modo, il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni. Sarebbe veramente una gran bella e storica pagina politica che scriverebbe il centro destra nella città capoluogo se potessimo registrare nei prossimi giorni che tutti i proclami di queste ore sono veri e sinceri come lo è stato Forza Italia nei confronti dell’assessore Sculco che ancora una volta ringraziamo per quello che è riuscito a dare alla città di Catanzaro». La nota giunge dopo le dimissioni protocollate ieri da Alessio Sculco, ormai ex assessore alle Attività Produttive della giunta Abramo ma in quota appunto Forza Italia.

Le dimissioni di Sculco

Una scelta che ha provocato solidarietà e apprezzamenti per l'ex esponente della giunta: «Gli apprezzamenti che in queste ore stanno arrivando all’assessore dimissionario Alessio Sculco rappresentano il migliore riconoscimento per il lavoro di rinnovamento e investimento sui giovani fatto da Forza Italia nel 2017. Dalle urne è uscito un gruppo che comprendeva ben quattro donne, di cui tre molto giovani, tra cui la sottoscritta che credo sia in assoluto la più giovane del Consiglio Comunale. Una quinta donna, Manuela Costanzo, venne eletta in una lista satellite. Quel rinnovamento fu reso possibile anche al generoso passo indietro del coordinatore provinciale Mimmo Tallini che lasciò dopo varie legislature il Comune proprio per dare spazio alle nuove leve. Non altrettanto fecero altre liste che preferirono affidarsi all’ “usato sicuro”. Ma anche nella distribuzione degli incarichi, Forza Italia ha dimostrato nel tempo di volere investire sui giovani, prima con Roberta Gallo, chiamata alla vicepresidenza del Consiglio e poi alla guida del gruppo, poi con gli assessori Alessio Sculco e Lea Concolino, entrambi venuti dalla società civile, riconfermati dopo le precedenti esperienze».

Promozione a sindaco?

«Ci auguriamo che coloro che in queste ore - prosegue la nota a doppia firma - si stanno affannando a lodare l’azione dell’amico Alessio Sculco, e ad auspicare un grande rinnovamento nella politica locale, convincano i rispettivi partiti e i rispettivi movimenti ad azionare anche nelle prossime scadenze elettorali quell’investimento politico sui giovani. Devo purtroppo segnalare che questi tardivi riconoscimenti all’assessore Sculco rischiano di apparire in alcuni casi strumentali. Essendo rimasto in carica per ben sei anni, Alessio avrebbe ben potuto ricevere un sostegno o un apprezzamento da chi oggi ne sottolinea, giustamente, le qualità e le doti. Noi vogliamo essere veri e da tempo abbiamo maturato l’idea che l’ormai ex assessore Sculco abbia maturato in questi anni davvero la giusta maturità e l’esperienza che dovrebbe avere un grande sindaco». 

Il Pd: centrodestra liquefatto

E a stretto giro arriva anche un comunicato del coordinamento cittadino del Partito Democratico: «Le dimissioni di Alessio Sculco sono l’ulteriore segnale di una maggioranza che ormai di fatto non esiste più. Se il gesto dell’assessore alle Attività Produttive (forse l’unico a poter vantare qualche iniziativa interessante negli ultimi cinque anni) viene letto in combinato con tutte le “fughe" verso il gruppo misto di tanti consiglieri del centro destra, risulta più che evidente che l'intero “sistema" politico che ha amministrato la città si sta sciogliendo come neve al sole.

La resa 

Non c’è però tanto da meravigliarsi, anzi le continue prese di distanza sono più che normali vista l'assenza di risultati conseguiti e i vari scandali che hanno e stanno interessando soprattutto la maggioranza di centro destra. Non è facile difendere solo due promesse realizzate su 49 previste nel programma elettorale, anzi forse l'unica scelta possibile è una dignitosa resa, riconoscendo che non si è riusciti a far fare quel salto di qualità di cui avrebbe tanto bisogno la città di Catanzaro. Certo il caos regna sovrano.

Il gruppo misto

Se ad un cittadino che ha scelto il centro destra (e anche alcuni partiti di opposizione) gli si chiede in quale gruppo è andato a finire il consigliere che ha votato, sicuramente non saprebbe dare una risposta. Questo però la dice lunga sul trasversalismo e l'eccessivo opportunismo politico che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni. Sia chiaro, cambiare gruppo consiliare può essere anche normale, ma il messaggio implicito è quello di voler prendere le distanze dal proprio schieramento politico. Cosa che riteniamo non sarebbe avvenuta se ci fosse stato qualche risultato degno di nota da difendere. La domanda che ci poniamo a questo punto però è questa. Se gli stessi consiglieri e assessori di centro destra ammettono direttamente con delle dichiarazioni e indirettamente passando al gruppo misto che l'amministrazione non ha conseguito risultati, per quale motivo i cittadini dovrebbero continuare a dare fiducia al centro destra cittadino?

Proposta centrosinistra

La città ha bisogno di altro, di persone presentabili, moderne, capaci di riconoscere i fabbisogni della gente e dare le giuste risposte, che abbiano una forte componente etica della gestione pubblica e che non fanno politica per risolversi problemi occupazionali o per trovare fonti di reddito alternative. Il Partito Democratico di Catanzaro, insieme al Nuovo Centro Sinistra, sta lavorando proprio per intraprendere un percorso nuovo, chiaro e trasparente, come coraggiosamente indicato nella Carta dei Principi e dei Valori. L'obiettivo non è trovare un sindaco o riservare postazioni a consiglieri comunali, ma è quello di individuare un’intera classe dirigente autonoma, che non sacrifica le idee alla sfrenata ricerca di un consenso che spesso serve solo a scopo personale e che molti utilizzano come moneta di scambio per posti in struttura di consiglieri regionali o come strumento di ricatto politico. Catanzaro non può più perdere tempo, per questo le forze riformiste e progressiste devono dimostrare di avere gli strumenti per ridare alla città quella forza e quella dignità attualmente compromesse da quello che molti definiscono il peggiore centro destra e la peggiore amministrazione di sempre».