Una notizia che ha del clamoroso, lasciando intendere cosa possa rappresentare un'elezione come quella amministrativa, soprattutto in una realtà territoriale quale quella catanzarese. Il riferimento è alla candidatura a sindaco di Fratelli d'Italia, che ha optato quasi al fotofinish per Maurizio Colace dopo il mancato closing con i papabili Filippo Pietropaolo e Giorgio Arcuri (ora dato per aspirante consigliere addirittura in un'altra coalizione). Ma cos'avrebbe di tanto strano questa soluzione? Semplice: Colace è, anzi era fino a un paio di giorni orsono, considerato come il diretto interessato abbia chiarito di essere dimissionario, il coordinatore cittadino di Noi con l'Italia. Circostanza che ha fatto scaturire un piccato comunicato stampa da parte del segretario provinciale del partito di Maurizio Lupi. Si tratta di Maurizio Vento che ha lasciato trasparire una certa ironia per quanto accaduto.

La nota di Vento

«Quanto appreso dagli organi d'informazione – ha infatti esordito – ci rallegra per due motivi. Il primo perché dimostra la nostra capacità di scoprire talenti e farli crescere, lanciandoli poi nelle prime squadre magari in prestito con diritto di riscatto e la titolarità del cartellino sempre in capo a noi. In secondo luogo siamo pure soddisfatti per il fatto che, passando dal calcio al gioco dell’oca, abbiamo visto Cocale tornare alla casella di partenza, avendo avuto noi l'intuizione di proporlo con discrezione e riservatezza quale candidato di coalizione ma ricevendo purtroppo veloci e immediate bocciature. Al momento, però, lo ringraziamo - ha chiosato Vento - per la collaborazione, rammentandogli il percorso di coinvolgimento avviato con Mimmo Tallini, le innumerevoli cene conviviali a tre con me e il medesimo Tallini, e il viaggio a Roma, anche in compagnia di Pino Galati, per fare in modo di raccordarci con i massimi dirigenti nazionali di Noi con l'Italia Lupi e Alessandro Colucci affinché fosse proprio lui il nostro candidato a sindaco. Inutile aggiungere allora che qualora le dimissioni verbalmente preannunciate da Colace due giorni fa non verranno formalizzate si procederà d’ufficio a chiederne agli organismi partitici preposti la revoca da coordinatore cittadino così come fu peraltro fatto per la proposta di nomina».

La replica di Colace

Un inequivocabile preavviso di… sfratto da Noi con L’Italia a cui Colace ha replicato così: «Mi stupiscono i toni sorpresi di Vento, a cui avevo già comunicato di volermi dimettere. Scelta che ho maturato alla luce dell’evoluzione di un percorso politico divergente dalla mission di partenza del partito, ovvero creare un gruppo capace di rinnovare la politica cittadina. Una distanza culminata con la decisione del candidato a sindaco. Non so se l’amico Vento ambisce a prendere il posto del compianto Mino Raiola, ma non appartiene al mio modo di intendere la politica la logica dei cartellini e delle plusvalenze. Ho optato per una nuova compagine, condividendone colori, obiettivi e compagni, con cui scendere in campo. Mi sono iscritto a Fdi – ha concluso nella sintetica nota di risposta – condividendo la linea del partito a tutti i livelli. E sono ovviamente orgoglioso che mi sia stato proposto di concorrere per la successione a Sergio Abramo con lo scopo di rappresentare, in maniera chiara e coerente, il rinnovamento di cui la città ha davvero assoluto bisogno».