La deputata e coordinatrice di Fratelli d’Italia nega i rumor che riguardano l’ex presidente del Consiglio regionale. La nostra controreplica
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In merito all'articolo dal titolo "Tante voci e tre grossi indizi sul passaggio di Tallini in Fratelli d'Italia", la coordinatrice regionale di Fdi, Wanda Ferro, replica: «La Calabria, che si appresta ad affrontare una importante campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione regionale, ha bisogno di una informazione corretta, puntuale, libera da ogni forma di condizionamento o di interesse, che abbia come unico faro la verità. Gli esercizi di fantapolitica non contribuiscono certo a rendere un buon servizio ai cittadini, che rischiano di essere confusi e disorientati davanti alla pubblicazione di scenari privi di fondamento, come la ricostruzione di un presunto avvicinamento a Fratelli d’Italia di Mimmo Tallini, coordinatore provinciale di Forza Italia a Catanzaro. Un’ipotesi di pura fantasia, non essendoci mai stato alcun contatto in tal senso, e probabilmente propalata da chi ha interesse ad avvelenare il clima politico, pensando di incidere sui rapporti di correttezza tra i partiti del centrodestra».
Risponde Danilo Colacino
Prendiamo atto di quanto afferma la deputata Wanda Ferro, ma ribadiamo che l’ipotesi da noi ventilata, è sostenuta da una serie di dati e imbeccate da parte di fonti molto qualificate, perché inserite in un certo contesto politico, e non solo, catanzarese. La cronaca politica spesso si basa anche sui retroscena e sulle indiscrezioni relative ad abboccamenti che non sempre si concretizzano. Resta comunque al momento il fatto della secca smentita rispetto alla possibilità di un accordo fra l’attuale consigliere regionale Tallini e i meloniani di Calabria così come rimangono, però, insistenti le voci (queste ancora non confutate) su una serie di spostamenti riguardanti la componente talliniana nei consigli, comunale e provinciale, del capoluogo (anche di esponenti considerati fedelissimi dell’ormai ex presidente dell’assise di Palazzo Campanella), che impongono una riflessione agli addetti ai lavori e a chi, come noi, ha il compito di commentare i fatti della politica, soprattutto locale.