«Nell’apprendere i nomi dei candidati delle liste del centro-destra e del centro-sinistra ho riscontrato situazioni davvero allucinanti. Hanno già vinto il trasformismo e il tradizionale attaccamento alla poltrona. Candidati che erano consiglieri regionali vicini al presidente Oliverio, che si erano candidati con Oliverio, ora appoggiano la candidatura della Santelli. Sia a destra che a sinistra ci sono candidati impresentabili, responsabili del tracollo della nostra regione, con cognomi improponibili, che hanno ancora il coraggio di candidarsi. E poi ci sono i figli di papà e le mogli di chi non poteva candidarsi per problemi giudiziari. E poi ci sono candidati che risultano in intercettazioni imbarazzanti del procuratore Gratteri nell’ambito dell’inchiesta “Rinascita Scott” che rischiano l’arresto da un momento all’altro. E, dulcis in fundo, i candidati dei candidati, quelli che da 40 anni tengono le fila del nostro teatrino calabrese e che continuano a riproporsi con una faccia di bronzo». È quanto afferma Carlo Tansi, candidato con una coalizione civica alla presidenza della Regione Calabria.

«Cari calabresi - aggiunge - non da candidato ma, da uomo della strada, mi domando: come possiamo continuare a votare questa gente? Volete realmente cambiare la Calabria? Se lo volete dovete innanzitutto andare a votare, perché chi non vota fa il gioco della casta ‘ndranghetista. E poi dovete votare persone credibili. Nelle mie liste ho inserito persone lontane anni luce da questi partiti politici, persone che non hanno mai fatto politica».

«Troverete candidati con cariche di grande responsabilità, persone con grandi capacità tecniche amministrative e culturali come medici ospedalieri, liberi professionisti, docenti, presidenti di ordini professionali ma troverete anche persone semplici che rappresentano la maggior parte di quella società calabrese che merita di essere rappresentata in consiglio regionale - come una parrucchiera, un giovane disoccupato o imprenditori che, tra mille difficoltà e la criminalità organizzata alle costole, tentano di sbarcare il lunario. Tra i miei candidati - sottolinea Tansi - ci sono anche persone coraggiose che si battono per la legalità ogni giorno come, ad esempio, un imprenditore cosentino vittima del racket che ha denunciato i suoi aguzzini e li ha fatti arrestare, oppure un ingegnere di Crotone che è da decenni a capo di associazioni ambientaliste che difendono i diritti dei cittadini che abitano sui siti inquinati».

«Le candidature – prosegue - hanno ricoperto più o meno uniformemente tutti i territori della nostra regione, sono rappresentati anche gli angoli più remoti. I nostri candidati provengono dai paesi più sperduti dalla Locride, al Reggino, alla Piana di Gioia Tauro, al Catanzarese, al Crotonese, al Lametino, alla Presila cosentina e catanzarese, alla costa ionica e tirrenica del cosentino, rappresentata da Nord a Sud, in tutta la sua lunghezza, fino ai territori alle falde del Pollino».

«Non vi resta che scegliere, cari calabresi. Prima di andare a votare, mettetevi una mano sulla coscienza e decidete se continuare con questo marcio, questo vecchio, questa casta oppure se votare il nuovo, il vero nuovo, il nuovo credibile, il nuovo che mi pregio, modestamente, di rappresentare insieme ai candidati che mi sostengono. Credetemi - conclude Carlo Tansi - cambiare veramente la Calabria si può: ho dimostrato di avere avuto le capacità di distruggere un covo di malaffare, qual era la Protezione civile regionale, e di avere ricostruito una Protezione civile diventata il fiore all’occhiello delle protezioni civili in Italia».