Limite massimo di due mandati, messa al bando del cosiddetto “familismo amorale”, impedendo la candidatura a chi ha parenti tra le fila dei parlamentari e dei consiglieri regionali, nonché paletti molto rigidi in materia giudiziaria. In particolare, non potrà essere candidato chi è stato rinviato a giudizio o ha già subito una condanna in primo grado per reati di particolare gravità, tra cui quelli di mafia e contro la Pubblica amministrazione.

Sono i caposaldi del codice etico che il centrosinistra calabrese dovrebbe adottare e ufficializzare nei prossimi giorni. Ne è convinto Carlo Tansi, che – pur non divulgando ufficialmente i punti del protocollo – esprime tutta la sua soddisfazione.

«Sono felicissimo di comunicare – afferma in una nota il leader di Tesoro Calabria -che il Codice Etico che ho fortissimamente voluto, con tutto me stesso, per cambiare il sistema politico calabrese dal suo interno, è stato integralmente accolto da Amalia Bruni e dalla coalizione progressista che la sostiene, che provvederà entro qualche ora a pubblicarlo integralmente sul suo sito internet ufficiale. Abbiamo vinto una battaglia storica per la rigorosa individuazione tanto dei candidati nelle liste quanto delle priorità nei programmi».

«D’ora in poi nulla sarà come prima», assicura Tansi, che si dice convinto del fatto che il codice etico verrà adottato senza ulteriori modifiche dalla coalizione guidata da Amalia Bruni.

«Non vedremo più certe facce, almeno nella nostra coalizione – continua Tansi -, personaggi che da troppi anni sono responsabili del fallimento della nostra terra. Ringrazio la collega Amalia per essersi dimostrata, nel suo percorso politico, credibile e assolutamente all’altezza delle sue indiscusse doti scientifiche, a differenza di miei precedenti alleati che ho abbandonato perché mentre mi davano assicurazioni verbali sulle candidature discriminate dal Codice Etico (tra l’altro mai sottoscritto), facevano trattative con candidati impresentabili per note vicende o comunque protagonisti dello sfacelo amministrativo della Calabria».

Poi, il leader di Tesoro Calabria ringrazia anche la Conferenza Episcopale Calabra che ha rafforzato la questione etica sostenendo che la Calabria “va liberata da mali antichi, e curata in modo nuovo” e va liberata da “…promesse illudenti, prime vere minacce alla democrazia e alla dignità degli onesti e, in particolare, dei più giovani”.

«Sento il dovere – conclude - di ringraziare i Vescovi calabresi per la diffusione di un documento che arricchisce il dibattito della campagna elettorale e, in perfetta armonia con i principi che animano la mia passione politica, aiuta a diffondere i temi della necessità di un radicale cambiamento nelle scelte politiche ed amministrative, indispensabile per promuovere lo sviluppo socio-economico della nostra amata Regione. Nei prossimi giorni invieremo alla commissione antimafia l’elenco di tutti i nostri candidati, atto facoltativo che però noi riteniamo fondamentale per dare credibilità alla classe politica che si propone alle prossime elezioni regionali».