VIDEO | Dalla piazza il leader del partito del Carroccio rilancia il suo cavallo di battaglia: «L'immigrazione clandestina è un business da milioni di euro su cui qualcuno truffa e ruba». Affondo su Mimmo Lucano: «Il sindaco buonista si è beccato 13 anni di carcere»
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«Io se fossi nella sinistra non parlerei di condannati visto che il sindaco buonista e accogliente per eccellenza si è beccato 13 anni di carcere in primo grado perchè sfruttava gli immigrati per far quattrini. Quindi per buongusto se fossi nella sinistra eviterei di parlare di temi giudiziari». Ha buon gioco il leader della Lega, Matteo Salvini, questa sera a Catanzaro per chiudere la campagna elettorale che lo vede a sostegno di Roberto Occhiuto.
Salvini contro l'immigrazione clandestina
Dopo le parole di Salvatore Borsellino che nei giorni scorsi da un comizio di Luigi De Magistris aveva parlato di infiltrazioni della 'ndrangheta nelle altre liste, Matteo Salvini rilancia dalla piazza catanzarese il suo cavallo di battaglia: «Chi sceglie la Lega sceglie il no all'immigrazione clandestina il sì al contrasto di essere umani perché lo abbiamo visto. Adesso non lo dice più solo Matteo Salvini, lo ha certificato un Tribunale della Repubblica Italiana: l'immigrazione clandestina è un business da milioni di euro su cui qualcuno truffa e ruba. In Calabria come in tutta Italia».
Salvini e i temi della Sanità
Lo aveva annunciato e lo ha fatto. Ha chiuso in Calabria la sua campagna elettorale, unica regione al voto: «Io sono felice di chiudere in una terra straordinaria come la Calabria che è una regione con il più alto tasso di disoccupazione in Europa e chi sceglie la Lega, sceglierà una Calabria moderna, fondata sul lavoro sulle infrastrutture, sulla salute».
Ritorna ancora sul tema caldo di questa campagna elettorale: «Io sono ben contento di offrire una opportunità di cambiamento, di svolta, di futuro. La priorità per la Calabria sarà la sanità che è commissariata male dallo Stato da troppi anni. Quindi riportare sotto il controllo dei calabresi la sanità calabrese».