Lega e Fratelli d’Italia hanno adempiuto al loro dovere, per così dire, espletando una delle formalità più complicate dell’intera campagna elettorale. La presentazione delle Liste della Circoscrizione Centro per le prossime Regionali - per la cui formazione si è dato corso a scontri, veti incrociati, ripicche e movimentazioni varie. Questa la fredda cronaca, scusate la frase rituale, di una giornata particolare. Ma sostanzialmente poco convulsa rispetto a quella di domani. Perché tutti sanno che il… grosso del materiale arriverà appunto domani. All’ultimo momento, ovvero quando non ci sarà più spazio per quanto scritto prima riguardo alle guerre interne ai vari partiti e movimenti. Lotte fratricide che sono ancora in corso e lo saranno fino a tarda notte. Comunque sia, nella mattinata odierna, negli uffici del Tribunale Ferlaino di Catanzaro si sono affacciati i dirigenti del Carroccio, che qualche problema tecnico devono averlo avuto (restando dentro oltre un’ora e mezza) e rifiutandosi all’uscita di fornire l’elenco depositato ai giornalisti in attesa.

Nervosismo in casa Lega

Ecco però chi hanno schierato nel caso di specie: Pina Scigliano, Sandra Tassoni, Francesco Muzzopappa, Pietro Raso, Nicola Daniele, Giuseppe Macrì, Antonietta D’Amico e Filippo Mancuso. Quest’ultimo anche giunto di persona, forse per un’errata indicazione da parte di qualcuno relativamente alla sua presenza fisica o più verosimilmente a qualche documento mancante considerata la sua sfuriata con un esponente del partito davanti al Palazzo di Giustizia. Lo stesso edificio in cui hanno rinunciato a venire, malgrado l’annuncio di ieri sulla presentazione della Lista oggi i Cinque Stelle che pare abbiano fatto marcia indietro a causa dell’assenza di un modulo.

Pausa pranzo...

Alle ore 13.50, invece, ecco la comparsa della parlamentare e coordinatrice regionale dei meloniani, Wanda Ferro, accompagnata dalla fidatissima collaboratrice Benedetta Villani, però curiosamente bloccata mentre entrava.
Motivo? Quelli della Commissione preposta a ricevere i documenti erano in pausa pranzo. Prego tornare alle 15, quindi. Ma nella due giorni prima della campagna elettorale accade anche questo. La Ferro, tuttavia, a differenza dei frettolosi leghisti si è fermata a rispondere a qualche domanda.
«Abbiamo rispettato certi parametri in tutte le aree, con importanti novità ma consolidando l’esistente. Posso garantirvi che abbiamo fatto accurati controlli preventivi, auspicando di aver scelto per il meglio al di là di ogni considerazione. Adesso il giudizio spetta ai cittadini, com’è giusto sia. E saranno loro a decidere se optare per il nuovo o restare sulle proposte degli uscenti. L’importante è che il governo regionale si attenga a tre parametri precisi: riorganizzazione della macchina burocratico-amministrativa regionale, la fine del commissariamento in Sanità, durato tanti anni e con pessimi risultati, ma anche un progetto e una visione della Calabria attraverso le meraviglie che possiede grazie al Recovery Fund. Niente “candidite”, però. Servono impegni seri e soprattutto gente valida».