Nel corso di un'iniziativa politica a Catanzaro insieme all'eurodeputato Andrea Caroppo, il candidato alla presidenza ha dribblato le domande più scivolose, rimarcando con enfasi l'unità della coalizione e il buon rapporto con Fdi
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Visita a Catanzaro per Roberto Occhiuto, stamani, in occasione di un’iniziativa promossa dal movimento “Sud in testa” alla presenza dell’eurodeputato del Ppe Andrea Caroppo. Nell’occasione il competitor alla presidenza della Regione per conto del centrodestra ha tenuto a precisare un paio di punti molto importanti per la sua corsa alla guida del massimo ente territoriale calabrese. Il capogruppo forzista a Montecitorio (ma ha annunciato le sue dimissioni) ha infatti fortemente battuto su un tasto: «C’è bisogno di un fronte unito, in Italia così come qui da noi. Ma del resto non siamo stati disuniti. Mai. A parte qualche screzio con Fratelli d’Italia. Piccole cose, però. Sorte nell’ambito di una dialettica nazionale, che non riguardava certo temi locali. Tutto è comunque rientrato nell’arco di poche settimane».
Sull’argomento il governatore in pectore ha tenuto a spiegare inoltre che «malgrado gli ottimi rapporti personali con la leader Giorgia Meloni e la coordinatrice di Fdi Calabria Wanda Ferro», concetto da lui rimarcato con particolare “enfasi”, non poteva ignorare il ruolo di esponente e dirigente azzurro ricoperto nel momento della polemica insorta fra i partiti della coalizione che ha però teso a minimizzare o, meglio, a ridimensionare grandemente nella portata. Altro importante parere, Occhiuto l’ha espresso sull’ipotesi di una forza unica del centrodestra a cui il Cav lavora da tempo.
Un’idea appunto accarezzata da Silvio Berlusconi, forse nostalgico del rampante Pdl che fu, ma subito accantonata per via dei niet incassati proprio dalla Meloni e pure da Capitan Matteo Salvini per conto della Lega. Un argomento potenzialmente scivoloso che, con particolare mestiere di cui è chiaro come Occhiuto sia dotato, lo stesso aspirante presidente ha liquidato in poche battute: «Non è un’ipotesi allo stato realizzabile, anche perché noi e gli alleati leghisti siamo in maggioranza al Governo del Paese mentre Fdi ha operato la scelta opposta. Questo non significa che fra di noi non si debba lavorare al rafforzamento di un percorso comune». Anzi, ha precisato subito dopo, come la strada sia proprio quella di un patto federativo fra le maggiori forze che compongono lo schieramento.