Migliorano i dati sull’andamento della pandemia da Covid 19 e la Calabria potrebbe diventare zona gialla dal prossimo 13 dicembre. Il che sembra dare sempre più consistenza all’ipotesi che si possa effettivamente andare al voto il 14 febbraio, come da decreto già emesso dal presidente f.f. Nino Spirlì, sempre suscettibile di rinvio dal governo centrale in caso di nuove emergenze. Un’ipotesi, quella del rinvio, che forse i partiti politici ritenevano quella più probabile fino a qualche giorno fa.

Adesso, stando così le cose, ci sarebbe meno di un mese di tempo per trovare la quadra all’interno dei vari schieramenti. E il centrosinistra rischia di farsi trovare nuovamente impreparato, esattamente come nel momento in cui, un anno fa, si decise di non ricandidare il governatore uscente Mario Oliverio, inseguendo la pista del civismo e l’alleanza con i grillini.

Gli incontri fin qui effettuati dal commissario regionale Stefano Graziano sono stati interlocutori e le timide aperture dei Cinque Stell, spaccati come non mai, verso un’alleanza che ricalchi quella che sostiene il governo Conte potrebbero soltanto rallentare ulteriormente i tempi delle scelte. La nota siglata di Alessandro Melicchio e degli altri ambasciatori nominato sul territorio sembrano soltanto il viatico verso ulteriori riunioni e interpartitiche.

Non a caso proprio in queste ore è arrivato un appello all’unità da parte del senatore di Italia Viva Ernesto Magorno che suona anche come ultimo avvertimento prima di una possibile rottura. Del resto Matteo Renzi in Parlamento sta giocando una partita della sopravvivenza in aperto scontro con il premier Giuseppe Conte che potrebbe anche aprire scenari a destra per il movimento dell’ex sindaco di Firenze.

Anche in Puglia alle ultime regionali Italia Viva non si schierò con il Pd e candidò autonomamente Ivan Scalfarotto. E non si esclude che possa anche arrivarsi ad una determinazione simile in Calabria magari con lo stesso Magorno in prima linea. Il sindaco di Diamante è stato chiaro: «Il passo della lumaca non riusciamo a tenerlo – ha detto – la Calabria ha bisogno di scelte immediate».

Una sorta di ultimatum a Graziano ai suoi che contribuisce ad alimentare la confusione nello schieramento e fa assist a Matteo Renzi che vuole il supporto dei territori durante uno dei passaggi più delicati della pur breve storia del partito che ha fondato dopo la clamorosa rottura con il Pd.