VIDEO | Il leader azzurro è ricoverato al San Raffaele da 20 giorni. Una situazione di grande incertezza all'interno del partito, tra riorganizzazioni e fuggi fuggi che potrebbero turbare anche gli accordi di coalizione in vista delle regionali
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Inizia a serpeggiare preoccupazione dentro Forza Italia. Il leader Silvio Berlusconi è ricoverato al San Raffaele a Milano da oltre 20 giorni. A determinare il ricovero sarebbero state le condizioni precarie dovute al post Covid connesse agli acciacchi dell’età. Anche se in un primo momento si era pensato ad un ricovero strategico per sottrarsi alla presenza ad alcune udienze processuali.
Il protrarsi della situazione, però, adesso inizia a preoccupare. E le indiscrezioni arrivate sulla stampa nazionale indicano una situazione piuttosto complicata che richiede continua attenzione.
Ed è dunque ripartita, anche se in realtà è sempre proseguita sotto traccia, la conta interna per capire come potrebbe essere sostituita la guida del Cavaliere. E se da un lato Antonio Tajani si sente leader in pectore essendo da lungo tempo il vicepresidente, non sono sconosciute le ambizioni del ministro per il Sud Mara Carfagna che ha proprio nelle Regioni meridionali il suo feudo principale di consensi.
Berlusconi pensa anche alla figlia Marina, ma in tanti non vedono un futuro roseo per Forza Italia da tempo in crisi di consenso e data poco sopra il 6% dagli ultimi sondaggi.
Non a caso i movimenti in uscita si registrano in varie Regioni con parlamentari pronti a salire a bordo dei partiti che potrebbero dare maggiori garanzie di elezione. In Calabria in tal senso si può segnalare l’addio dell’ex parlamentare ed vice segretario regionale degli azzurri Nino Foti che ha lasciato dopo 25 anni per aderire a Noi con l’Italia di Maurizio Lupi che sarà presente con una lista alle prossime regionali che si aprirà a vecchie glorie azzurre in cerca di ricollocazione.
Ma è chiaro che tutte le forze centriste, compreso Cambiamo di Giovanni Toti, guardano con attenzione allo spazio che potrebbe crearsi in caso di un fuggi fuggi da Forza Italia. Ed è chiaro che se Berlusconi davvero dovesse mollare la guida in questa fase con buona probabilità sarebbero da ridiscutere gli assetti interni ma anche quelli di coalizione in vista delle prossime elezioni. Un riassetto che per molti potrebbe essere necessario anche in considerazioni delle diverse prese di posizioni tra Fdi, Lega e Fi che ormai si registrano quasi quotidianamente anche rispetto al sostegno del governo guidato da Mario Draghi e ai vari provvedimenti in discussione in Parlamento.