Mentre a Catanzaro gli altri partiti depositavano le liste, con sorprese al vetriolo in casa Pd, ieri, il M5s ha anticipato i tempi per presentarsi alla stampa un’ora prima del termine ultimo per il deposito della documentazione. L’incontro, tenutosi nel MeetUp di Lamezia Terme, ha visto la presenza dei candidati della Circoscrizione Calabria centro e dei deputati Riccardo Tucci, Paolo Parentela e Pino D'Ippolito.

Tucci: «La nostra lista non è mai stata a rischio»

A togliersi qualche sassolino è stato subito il coordinatore regionale della campagna elettorale Riccardo Tucci, che ha dichiarato:«In questa competizione elettorale il Movimento c’è sempre stato. Le notizie circolate in queste settimane sulla mancata presentazione della nostra lista erano colossali fake news. Per fare una lista regionale ci vogliono 24 candidati, a noi sono arrivate 98 disponibilità di candidatura da parte della gente: attivisti ed esponenti società civile che credono nel progetto del nuovo M5s guidato da Giuseppe Conte. I parlamentari sono più compatti che mai, Conte metterà la faccia per ognuno dei nostri candidati e ci porterà ad avere un risultato straordinario. I recenti sondaggi ci danno a due punti di distacco dalla destra e riusciremo a superarlo».

Parentela e D'Ippolito: «M5s mai entrato in Consiglio, ora la volta buona»

Presente anche il deputato della Commissione agricoltura ed ex coordinatore regionale del M5s per la precedente tornata elettorale, Paolo Parentela, che ha invitato alla massima partecipazione elettorale: «Non è con l’astensione che possiamo rivendicare i nostri diritti. È solo con la partecipazione diretta dei cittadini che possiamo liberare questa regione dal malaffare e dalla malapolitica. La Calabria è l’unica Regione a non aver mai avuto una rappresentanza del M5s in Consiglio regionale. Noi parlamentari siamo stati premiati anni fa nel 2018 da tantissimi calabresi, ma non possiamo toccare i settori strategici che sono in mano al settore regionale. Noi questa estate ce la ricorderemo per tante emergenze: l’emergenza rifiuti, l’emergenza idrica, l’emergenza incendi. Sono tutte competenze di rilievo regionale. Manca una programmazione regionale seria in questi settori. Nei nostri candidati c’è gente competente, che in questi anni si è spesa per i diritti dei calabresi. C’è chi ha fatto inchieste molto scomode per quanto riguarda i costi della politica. Serve come il pane avere una rappresentanza a 5 stelle nel Consiglio regionale».
Il “padrone di casa”, il deputato lametino della Commissione ambiente Pino D’Ippolito, invece, ha sottolineato che «il M5s ha fatto opposizione in questi anni alle Giunte regionali che si sono succedute senza essere in Consiglio regionale. Ricordo la nostra legge di iniziativa popolare sulla sanità. Depurazione, rifiuti, dissesto idrogeologico e consumo del suolo. Su tutte queste cose non possiamo dire che inizia la campagna elettorale, ma che continua il nostro impegno su questi temi fondamentali».

Gli 8 candidati della circoscrizione centro

Ad intervenire per prima è stata la capolista, Alessia Bausone, dottoressa di ricerca in Diritto privato e già consigliera comunale a San Luca, nota anche per le sue inchieste giornalistiche. «Ho studiato i palazzi del potere calabresi - ha detto - occupandomi di un tema molto rievocato dai parlamentari oggi che sono i costi e gli sprechi della politica nostrana. Ho denunciato, rischiando in prima persona, lo scandalo dei contratti di collaborazione della politica regionale che assumeva la baby sitter, il parrucchiere, il barman di fiducia. Davano soldi a portatori di voti per comprare le campagne elettorali. Ecco perchè è importante puntare sulla scelta libera dell’elettore. Una scelta di campo e anche di competenza».

Il professore e ingegnere Luigi Antonio Stranieri ha sottolineato il suo impegno nella tutela ambientale: «La mia attività è cominciata nel 2014 quando a Girifalco ci stavano per mettere la discarica più grande d’Europa vicino ai centri abitati. Una discarica che non si è fatta, grazie anche al comitato di cittadini che mi vedeva al suo interno. La cattiva politica per noi è che abbiamo le comunità senza acqua. Ho sempre lottato contro la politica delle mafie grazie anche al mio gruppo Istmo a 5 Stelle. La cattiva politica è stata quando negli ospedali si barattano i posti in cambio di voti. Toccando argomenti molto delicati abbiamo rischiato, ma ci siamo sempre stati».

Il noto urbanista Domenico Santoro, capogruppo del M5s al Comune di Vibo Valentia, già ispiratore della legge regionale sull’urbanistica ha tuonato: «I politici di destra si fanno votare in cambio di briciole. Noi dobbiamo cambiare l’idea. Il cittadino deve essere al centro. Dobbiamo portare in Consiglio regionale le competenze».

La giovane lametina Federica Rochira si è definita una ragazza costretta a lasciare la propria città per cercare lavoro: «In questa terra ci è negato il lavoro, il diritto alla salute, il diritto alla dignità. Faccio forza sul contrasto alla politica clientelare. Siamo stanchi di chiedere qualcosa che è un nostro diritto» ha sottolineato.

L’ingegnere Nicola Vero, militare presso la struttura del commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Francesco Figliuolo ha invitato alla partecipazione, dichiarando: «Sono un servitore dello Stato che ha lavorato sempre in silenzio, con umiltà e col rispetto delle regole. Sono convinto che il 5 di ottobre o la Calabria muore o inizia a risorgere. Quella matita che i cittadini useranno nei prossimi 30 giorni, sarà l’arma più potente di tutta la Calabria. Andando a votare si farà la differenza».

L’avvocato lametino Nicolino Panedigrano ha sottolineato di essersi avvicinato al M5s in questa tornata perchè espressione di associazioni locali. Ha lanciato l’idea di un ambulatorio solidale perchè «anche in Calabria c’è povertà assoluta», rimarcando l’importanza del reddito di cittadinanza.

Simona Pisani, funzionaria all’Inps di Crotone, invece, ha sottolineato il problema dei collegamenti infrastrutturali con i territori, toccando poi tematiche sociali: «Abbiamo una intera generazione che non studia più e non cerca più lavoro. Ci dobbiamo occupare di queste persone», ha concluso.

Francesco Afflitto, dirigente medico del dipartimento di medicina preventiva dell’azienda sanitaria di Crotone, specialista in otorinolaringoiatria ha dichiarato: «I cittadini emigrano per la salute, ma anche i medici se ne vanno. I politici la devono smettere di nominare primari e dirigenti. Sono più di 35 anni che esercito in ambito sanitario. Dobbiamo tagliare gli sprechi e dobbiamo dire alla gente che finalmente si può cambiare».