«Mi dispiace per questa caduta di stile di Giuseppe Conte, al quale avevo portato rispetto quando da premier ebbe un momento politicamente difficile». Replica così Luigi de Magistris, alle 10 del mattino, a margine di un comizio a Laureana di Borrello, al presidente dei 5Stelle che nel suo tour calabrese ha preso di mira la sindacatura napoletana del candidato, che però non ne fa solo una questione di forma. «È una bugia dire che lasciamo il Comune con un debito di 5 miliardi – argomenta il leader del Polo civico – anzi faccio notare che noi abbiamo ereditato dal partito con cui oggi va a braccetto Conte, il Pd, un debito che noi abbiamo abbassato. In questi giorni dicevano che non avremmo approvato il bilancio e, invece, l’abbiamo fatto in tempi record».

Quando poi a de Magistris si offre l’obiezione, secondo cui visto il numero di assessori che hanno perso di recente, farebbe in politica quello che faceva nella magistratura – ovvero aprire le “cose” senza chiuderle bene – il candidato risponde senza esitazione: «La rivoluzione l’abbiamo fatta, trovate altre argomenti». Sul palco il sindaco di Napoli è stato presentato dal coordinatore di DeMa, Michele Conia, e dai candidati locali che corrono con due liste diverse, Nino Quaranta e Amalia Giordano.
«La verità è che Conte non ha fatto nulla per Napoli e la Calabria – ha concluso – e spero che la base del movimento 5Stelle premi la nostra coerenza, visto che ormai si è capito che il sistema attacca solo noi».