È l'unico esponente di centrodestra ad aver governato la popolosa città della Sila. Eletto nel 2010 e nel 2011, entrambe le esperienze si sono concluse anticipatamente. L'efficientamento della macchina amministrativa il primo punto del suo programma
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Antonio Barile è un commercialista e consulente finanziario di 61 anni. Ha già ricoperto la carica di sindaco di San Giovanni in Fiore in due diverse consiliature.
Il duplice ribaltone
È stato eletto nell’aprile del 2010, primo esponente di centrodestra a salire sul prestigioso scranno, ma la sua esperienza è durata solo qualche mese. Sfiduciato dal consiglio comunale, è decaduto nel gennaio dell’anno successivo. Però è stato rieletto nel successivo turno di maggio e questa volta è rimasto in sella fino allo scioglimento del 2014, decretato dalle dimissioni di massa dei consiglieri.
Stagione turbolenta
La sua seconda consiliatura è stata piuttosto turbolenta, con diversi atti intimidatori subiti da Barile, i più gravi nel 2012 e nel 2014. Gli sono stati tagliati gli pneumatici e svitati i bulloni delle ruote dell'auto; gli è stata bruciata la casa di campagna ed è stata messa a soqquadro l'abitazione della madre.
Nessun apparentamento
«In caso di arrivo al ballottaggio il mio apparentamento sarà con i sangiovannesi – dichiara -. Ricordo che nel 2010, quando per la prima volta vinsi nella San Giovanni in Fiore rossa, avevo solo una lista contro sei di un candidato e cinque di un altro, entrambi di sinistra.
Il programma
Il piatto forte del suo programma è l’efficientamento della macchina amministrativa e la creazione di un Comitato civico, per realizzare i diversi punti: miglioramento dei servizi sanitari, stabilizzazione e migliore gestione dei lavoratori precari, randagismo, gestione dei rifiuti, incentivazione del turismo, del commercio e delle attività produttive.
Le opere pubbliche
Inoltre si pensa alla realizzazione di alcune opere quali un centro di accoglienza turistica, la riqualificazione del centro storico, la pista ciclabile e pedonale intorno al fiume.
I candidati della sua lista
Rosario Allevato, Antonio Arnone, Antonio Benincasa, Giovanna Francesca Caruso, Franca Durante, Antonella Falcone, Domenico Marra, Francesca Mazzei, Rosetta Paolini, Maria Teresa Provenzale, Sonia Romano, Francesco Spina Iaconis, Giovanni Talerico, Vincenzo Tiano, Emanuele Urso, Antonio Veltri.