Il primo cittadino uscente dialoga con Jole Santelli e Mario Oliverio, ma sulla ricandidatura non ha ancora sciolto la riserva
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
A poco più di due mesi dal voto amministrativo, il sindaco uscente di Rende, pur avendola annunciata più volte, non ha ancora sciolto la riserva sulla propria ricandidatura. Non vi sono dubbi sulla volontà di Marcello Manna di tentare la riconferma, ma rimangono aperti molti interrogativi sulla composizione della coalizione che lo sosterrà, costruita attorno ad un perno centrale, quello del Laboratorio Civico.
Aggregazione trasversale
Una coalizione trasversale, sulla scorta dei travagliati movimenti e scossoni subiti dalla maggioranza durante la consiliatura e che, tra alterne vicende, gli ha comunque consentito di arrivare fino in fondo. L’anomalia sta nel fatto che in questa fase egli è sostenuto da Jole Santelli e dal partito di Forza Italia, mantenendo però un dialogo aperto anche con il presidente della Regione Mario Oliverio, e quindi con parte del Pd. Entrambe le forze comporranno una lista in suo favore, di natura chiaramente politica, mascherata però da un simbolo civico. Come questo si concili con l’impegno di Jole Santelli e Forza Italia nella candidatura alla presidenza della Regione di Mario Occhiuto, proprio in contrapposizione ad Oliverio, rimane un mistero.
La comune guerra ai Gentile
Tuttavia, una risposta può essere cercata nel comune obiettivo di marginalizzare, anche nella prospettiva dei prossimi appuntamenti elettorali, il peso della componente gentiliana, sempre determinante quando l’area urbana cosentina viene chiamata al voto. Anche a Rende. Sandro Principe intanto, carismatico leader dell’area riformista, pur di non cedere alla tentazione di lanciare la candidatura a sindaco di Alessandro De Rango, è pronto a rinunciare all’alleanza con il gruppo dell’ex sottosegretario, nella convinzione di poter ugualmente arrivare al ballottaggio e magari ricostruire in una seconda fase l’asse con il gruppo di Rcd.
Primarie di opposizione
In sostanza, le diverse forze in campo opposte a Manna, da Sergio Tursi Prato, a Massimiliano De Rose, a Mimmo Talarico, ai principiani, ai gentiliani, dopo essersi misurate nel primo turno, potrebbero poi fare cartello con il sistema dell'apparentamento, per spuntarla al ballottaggio. Ma il quadro è fluido e nel frattempo nuovi soggetti politici stanno nascendo a livello locale e nazionale. Anche per questo, nonostante le scadenze si avvicinino, le forze in campo aspettano nel posizionarsi ai nastri di partenza.