Cambia lo scenario delle candidature in vista delle amministrative di Rende, con il ritorno in pista di Sandro Principe. Sarà l’ex sottosegretario a guidare la coalizione riformista. La decisione è maturata al termine di una riunione organizzativa nel corso della quale erano emerse forti perplessità su Alessandro De Rango, consigliere comunale uscente, designato per la corsa alla carica di primo cittadino.

La frammentazione del Pd

E’ stato lo stesso De Rango, preso atto del clima di sfiducia intorno al proprio nome, a fare un passo indietro. Dopo aver scartato le altre due ipotesi in campo, quella del professore Franco Rubino e del presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, Principe ha rotto gli indugi. Questa scelta, inoltre, consentirà di allargare lo schieramento. Ai simboli di Insieme per Rende, Rende Avanti e Rende Riformista, è destinato ad aggiungersi quello di Italia del Meridione, il movimento promosso da Orlandino Greco, pronto a lasciare il gruppo che fa capo a Massimiliano De Rose per sostenere l’ex assessore regionale. Non così invece la corrente ZonaDem di Mimmo Bevacqua. Di conseguenza il Pd risulterà diviso in più tronconi. In parte con De Rose, in parte con Principe, in parte con Marcello Manna, giacché il sindaco uscente sarebbe sostenuto anche dal presidente della Regione Mario Oliverio. Il commissario rendese del Partito, Peppino Aloise, ha dichiarato: «Chi sostiene Manna è fuori dai Democrat». Solo chiacchiere. Alla fine nessuno presenterà il simbolo ufficiale e le varie anime finiranno separati, ad alimentare le liste dei diversi schieramenti in campo.

Il rendiconto del sindaco uscente

A proposito di Manna, presenterà il resoconto della sua esperienza amministrativa all'Hotel Europa venerdì prossimo 5 aprile alle ore 18. Con ogni probabilità annuncerà anche la sua ricandidatura. Nelle ultime ore ha incassato l’appoggio di Amerigo Castiglione, per due volte in passato, candidato a sindaco e sconfitto, prima con Forza Italia poi con il sodalizio civico La Primavera di Rende. Ancora incerta, infine, la posizione dei gentiliani. Il loro apporto in termini elettorali, testimoniato anche dalla nutrita pattuglia di consiglieri eletta nel 2014, può essere determinante. Sarebbero sul punto di chiudere un accordo con Mimmo Talarico, candidato di AttivaRende, ma al momento manca l’ufficialità.

 

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