Un vero e proprio flop quello della Lega in Calabria. Il Carroccio, infatti, non arriva al 6% replicando sostanzialmente il dato del 2018 e peggiorando quello temporalmente più vicino delle Regionali quando raggiunse l'8,33%. La débâcle si può sintetizzare in un dato secco: la mancata elezione nella regione del leader del partito, Matteo Salvini, che era capolista al Senato in Calabria, ma che per il risultato non positivo della Lega dovrà ripiegare su un’altra regione.

Il dato conferma dunque le difficoltà del Carroccio a radicarsi in Calabria, una difficoltà già riscontrata alle ultime Regionali e ora acclarata in queste Politiche che vedono la Lega sotto il 6%, frutto anche delle divisioni interne al partito, attraversato da continue fibrillazioni in Calabria. Due comunque i leghisti sicuramente eletti in Calabria, candidati del centrodestra in quota al partito nei collegi uninominali: il deputato uscente Domenico Furgiuele, rieletto alla Camera tra l’altro in un collegio territorialmente scomodo per lui (un lametino in corsa nel Crotonese e nella Sibaritide), e l’assessore regionale al Welfare, Tilde Minasi.

Nel Carroccio calabrese comunque si confida ancora nella ripartizione dei seggi a livello nazionale nella quota proporzionale: se si incastrano un po’ di combinazioni potrebbe essere eletta alla Camera l’attuale capogruppo della Lega in consiglio regionale, Simona Loizzo.

Salvini in conferenza stampa: «Risultato non soddisfa ma siamo al governo»

«Sono 100 tondi i parlamentari della Lega al lavoro da domani»: lo ha detto il segretario Matteo Salvini in conferenza stampa nella sede del partito in via Bellerio a Milano aggiungendo che il Carroccio è «il secondo partito del centrodestra e ce la giochiamo con il Pd come secondo in assoluto. Conto che ora per almeno cinque anni si tiri dritto senza cambiamenti con una maggioranza chiara di centrodestra».

«Questa notte alle 4 mi sono messaggiato con Giorgia a cui faccio i complimenti. È stata brava», ha aggiunto Salvini, sottolineando che il dato politico è che «è stata premiata l'opposizione». «Fratelli d'Italia è stata brava a fare una forte opposizione» e certo aver governato quasi due anni «non è stato semplice», ma considerando come era la situazione «lo rifarei», ha precisato.

«Il dato della Lega non mi soddisfa, non è quello per cui ho lavorato. Ma con il 9% siamo in un governo di centrodestra in cui saremo protagonisti. Se sono andato a letto abbastanza incazzato, mi sono alzato carico a molla: ho il doppio della voglia, della grinta e dell'energia. Guardo il lato positivo», ha concluso, guardando già al futuro: «Entro la fine dell'anno faremo i congressi in tutte le 1400 sedi. Poi faremo l'anno prossimo i congressi provinciali e regionali». 

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