«Un modello regionale di recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale, da realizzare in collaborazione con enti, mondo delle cooperative e del volontariato, per contrastare la povertà emergente e contro gli sprechi, riducendo l’impatto ambientale e sollevando gli agricoltori dall’onere gravoso dei ‘prodotti da albero non raccolti’». È quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò, proponente il testo normativo che è diventato legge regionale nel corso dell’ultima seduta d’Aula. «Un articolato composito proprio perché molteplici sono le finalità sociali, civili, di sostenibilità, rispetto dell’ambiente ed aiuto al sistema agricolo che la legge si prefigge e che ora dovrà essere attuata con il coinvolgimento in termini di informazione e sensibilizzazione degli operatori del Terzo Settore e la sinergia tra i soggetti attuatori (all’art. 3) e gli operatori del settore agroalimentare e della ristorazione collettiva».

 

Sostegno alle famiglie in difficoltà

«In coerenza con la legislazione nazionale e considerata l’alta percentuale in Calabria di famiglie costrette a vivere sotto, o al limite della soglia di indigenza, lo strumento normativo introdotto - sottolinea l’onorevole Nicolò - rappresenta uno dei supporti indispensabili nella rete degli interventi di contrasto alla povertà e di disagio sociale». «Si parla dunque di promozione dell’economia circolare attraverso il recupero e redistribuzione delle eccedenze. Trattasi di prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari che - fermo restando il  mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza del prodotto - sono a titolo esemplificativo: invenduti o non somministrati per carenza di domanda; rimanenze di attività promozionali; ritirati dalla vendita in quanto non conformi dal punto di vista formale ai requisiti aziendali o non idonei alla commercializzazione per alterazioni dell’imballaggio secondario che non inficiano le adeguate condizioni di conservazione».   

«Si inaugura così nell’ambito di un disegno sociale più ampio un nuovo modello solidale che - evidenzia l’esponente politico di FdI - vedrà la destinazione di tali eccedenze a soggetti bisognosi (indigenti, emarginati, persone escluse dai circuiti produttivi, donne vittime di violenza, madri sole, genitori separati in difficoltà) per il tramite di enti ed organizzazioni caritative e di beneficienza che abbiano precisi requisiti e che garantiscano le procedure di sicurezza previste dalle disposizioni vigenti, in  particolare dalla Legge n. 166 del 2016».

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Il taglio degli sprechi

«Gli altri obiettivi a cui guarda la legge regionale approvata, che non comporta oneri aggiuntivi sul bilancio della Regione, sono il taglio complessivo degli sprechi - inaccettabili in un contesto storico segnato dalla miseria che vede (report Istat) in povertà relativa oltre una famiglia su 3, il 35,3%, un dato superiore di otto volte a quello della Valle D’Aosta - e la riduzione dei rifiuti alimentari i quali rappresentano un danno per il clima, la terra e la stessa biodiversità. Infine, la legge si configura come misura di sostegno all’agricoltura - poiché risolvendo la problematica dei ‘prodotti da albero non raccolti’, il cui smaltimento pesa sui coltivatori - appoggia ed incoraggia il sistema delle piccole e medie imprese in Calabria, settore vitale e strategico nelle politiche di promozione della regione».