Dopo il confronto acceso con le regioni è stato licenziato il testo che detta le linee guida: dall'uso dei dispositivi di sicurezza e degli spostamenti fino all'apertura di bar e ristoranti, luoghi di culto e spazi culturali
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Dopo la maratona notturna con le regioni per trovare un accordo, alla fine il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato il decreto per la fase 2 che sarà in vigore da domani e che lui ieri aveva annunciato in conferenza stampa. Il testo è composto da 21 pagine e 11 articoli.
Con 37,5 non si esce da casa
L'articoli 1 del decreto stabilisce che chi ha sintomi febbrili compatibili con i Covid-19 deve rimanere in casa. In particolare, il documento firmato da Conte e dal ministro della Salute Speranza, afferma che chi dovesse soffrire di una infezione respiratoria con febbere superiore a 37,5 deve rimanere nella sua abitazione e contattare il medico curante. Anziani e malati cronici, invece, dovranno restare in casa salvo casi di necessità.
Le mascherine
Via libere a quelle fatte in casa. Per quanto riguarda le mascherine, il Governo ha stabilito che saranno obbligatorie in tutti i luoghi pubblici chiusi, salvo che gli enti locali stabiliscano regole più restrittive, e sui mezzi di trasporto. Come già affermato da Conte nel corso della conferenza stampa, non necessario indossare i dispositivi di protezione all'aperto, tranne che non ci si trovi in contesti affollati. I bimbi sotto i sei anni non devono portare la mascherina.
Bar e ristoranti
Via libera alla ripaertura di bar e ristoranti, ma deve essere assicurato il ditanziamento sociale di un metro negli spazi comuni con le linee guida, con quelle stabilite dalle regioni e i protocolli per evitare il rischio contagio e tendo conto delle diverse tipologie delle strutture. È obbligatorio l’uso della mascherina per i dipendenti e per i clienti quando non sono seduti al tavolo.
Spostamento tra regioni e all'estero
Inoltre da lunedì non sarà più necessario utilizzare l'autocertificazione per spostarsi nella propria regione di residenza. Il modulo servirà invece per spostarsi da una regione all’altra. I motivi rimangono tre: «lavoro, salute, necessità e urgenza». In tali circostanze potranno essere effettuati controlli successivi per verificare quanto dichiarato. Dal 3 giugno ok alla circolazione anche in altre regioni e ai viaggi all'estero.
Luoghi di culto e spazi culturali
Da domani via libera all'apertura di musei, chiese, moschee, sinagoghe e templi, dopo gli accordi stipulati dal governo con le singole confessioni che sono in allegato al Dpcm: anche per le religioni, igienizzazioni, distanza sociale e mascherine. Dal 15 giugno 2020, inoltre, saranno autorizzati gli spettacoli con la presenza di pubblico in sale teatrali, sale da concerto e in altri spazi anche all’aperto, nonché le proiezioni cinematografiche sono svolti solo con posti a sedere preassegnati e distanziati con il numero massimo di spettatori di seguito indicati: 1000 persone per spettacoli all’aperto e 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi.