Le dure parole di Tonia Stumpo, consigliera parità regionale, dopo il rinvio della legge: «Questa regione può rialzarsi candidando solo donne per la presidenza»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Un fallimentare consiglio regionale ha rinviato, per mancanza di volontà politica e non solo numerica, la legge sulla doppia preferenza di genere decretando la fine della legislatura. Tale fallimento è attribuibile al PD della Calabria, che dovrà fare i conti, per il tradimento del mandato sulla rappresentanza paritaria, con i propri elettori, oltre che i conti politici, mi auguro, con il partito di Zingaretti». Lo riporta una nota della consigliera parità regionale Tonia Stumpo.
A giudizio dell'esponente politica: «Per i toni e le parole offensive usati contro le donne usate da destra e sinistra, questo consiglio va slegato! Come abbiamo chiesto di slegare l'otto marzo, per le dichiarazioni resi dalla lega a Crotone. Parole come: starnazzare, verificare la capacità delle donne, sentire che e più utile una mammografia che una legge di genere, fino al solito giochetto di dire che le donne hanno condotto battaglie contro un'altra donna, ipocrisia di miseria elettorale non più sopportabile. Abbiamo assistito - precisa Tonia Stumpo - a questa ignobile brutta pagina politica scritta da questo consiglio che consegna alla Calabria nuovamente l'ennesima sconfitta di civiltà».
Ringraziate le tante donne, delle varie associazioni dei sindacati, le sindache, presenti in consiglio regionale per ben 12 ore «senza poter bere e mangiare, sorvegliate a vista, insultate dai vari consiglieri, ed alla fine umiliate da un nuovo rinvio della legge sulla doppia preferenza di genere». «Dopo aver toccato il fondo, questa regione può rialzarsi in un solo modo, alzando l'asticella e candidano solo donne per la presidenza della Regione. Il tempo del cambiamento – conclude - è donna».
LEGGI ANCHE: «Sei ridicolo!»: lite Oliverio-Gallo su preferenza di genere e nuovo clamoroso rinvio
Doppia preferenza, Valente (Pd): «Triste una sola donna su 31 consiglieri»
Preferenza di genere, nuovo colpo di scena. Ecco la legge presentata da Pasqua e Scalzo